Batterie scariche sull'ambulanza: attende due ore un altro mezzo

L’odissea di un motociclista napoletano che, prima di giungere al pronto soccorso, è stato per lungo tempo, in strada, al freddo

 Batterie scariche sull'ambulanza: attende due ore un altro mezzo

Ha dovuto attendere in strada, al freddo, per ben due ore prima di essere finalmente trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli. La brutta avventura, raccontata dal quotidiano Fanpage, è capitata, qualche giorno fa, a un motociclista napoletano ferito lievemente in un incidente stradale in via del Cassano, nel quartiere periferico di Secondigliano, ma bisognoso dei soccorsi del personale medico. Giunta sul posto, dopo circa un’ora d’attesa, una prima ambulanza del 118 non ha potuto trasportare il centauro, poiché gli operatori sanitari si sono resi conto che le batterie necessarie per il sollevamento della barella erano scariche, comprese quelle di riserva custodite nel mezzo di soccorso.

A quel punto è stato necessario attendere una seconda ambulanza, arrivata a distanza di un’altra ora. Il ferito, che aveva urtato con il suo scooter un’automobile, inizialmente pensava di non aver subito alcun danno fisico dallo scontro, ma poco dopo ha cominciato a sentirsi male. Pensando al peggio ha avvisato il 118, ma da quel momento è cominciata la sua odissea. Quando è arrivata la prima ambulanza, l’uomo è stato adagiato sulla barella, ma quest’ultima non si è sollevata ai comandi degli operatori sanitari. Le batterie erano fuori uso e andavano sostituite con quelle di riserva.

Con grande sorpresa, però, anche le altre tre batterie di scorta non davano segni di vita e, allora, è stato necessario avvisare nuovamente il 118. È passato altro tempo prima che il mezzo giungesse in via del Cassano, con il ferito sempre più infreddolito per le rigide temperature degli ultimi giorni.

Il motociclista si è dovuto arrangiare con una coperta per provare a riscaldarsi, in attesa che fosse trasferito in ospedale. Solo quando è giunto al pronto soccorso ha potuto tirare un sospiro di sollievo e ha potuto raccontare a tutti la paradossale disavventura che ha vissuto.

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