Il paziente con la sua macchina arriva in uno slargo indicato dalla struttura ospedaliera di riferimento, si ferma in un punto preciso dove ad attenderlo ci sono due infermieri e un medico e, senza scendere dall’autovettura, si sottopone al test del tampone per verificare se è stato contagiato dal Covid-19. Tutta l’operazione dura appena cinque minuti, contro le circa tre ore necessarie per effettuare la stessa procedura a domicilio. Si tratta del cosiddetto “Casello tampone”, un esperimento già andato a buon fine in Germania e, in Italia, in Toscana ed Emilia Romagna.
In tre giorni l’Asl Napoli 2, che ha lanciato il servizio, ha effettuato ben 150 test. L’Azienda sanitaria locale ha fatto entrare in funzione altre tre ambulanze sul territorio, per effettuare i tamponi a domicilio, ma l’idea del “Casello tampone” permette di accorciare i tempi e gestisce con estrema sicurezza l’intero procedimento facendo crescere il numero dei tamponi effettuabili in un giorno. Il servizio, comunque, non è alternativo a quello garantito dal 118 a casa dei pazienti, ma va a completare un’offerta già funzionale.
Il “Casello tampone” è allestito presso l’ospedale di Giugliano in Campania, nell’area di Napoli Nord; grazie ai buoni risultati raggiunti, già dalla prossima settimana raddoppierà l’attuale postazione e si sta programmando l’apertura di un ulteriore servizio analogo in un’area adiacente all’ospedale di Pozzuoli. L’accesso all’area del “Casello tampone” è esclusivamente riservato ai soli pazienti selezionati dall’Asl. Per evitare eventuali disordini, la polizia di Stato ha messo a disposizione un proprio presidio che è presente per l’intera durata delle attività dei sanitari.
Intanto, recentemente l’opposizione in Consiglio regionale ha chiesto al presidente della Regione Vincenzo De Luca più test e maggiori controlli per contenere la diffusione del Coronavirus in tutta la Campania. L’allarme è stato lanciato dalle dichiarazioni del capo del centrodestra in consiglio regionale, l’ex governatore Stefano Caldoro, che al TgR ha spiegato: “Bisogna fare più tamponi, la Campania è ultima in Italia”. Quindi ha aggiunto: “Esperti e medici ci dicono che sono necessari per prevenire e curare e allora bisogna passare dai circa 500 che si fanno ad almeno 2000 al giorno. Laboratori pubblici e convenzionati, enti di ricerca, possono essere coinvolti come avviene in altre Regioni". All’invocazione di Caldoro s’è unita quella di Fratelli d’Italia.
In una nota, il coordinatore regionale del partito vicino a Giorgia Meloni, il senatore Antonio Iannone, ha affermato: “Gli appelli alla sicurezza e alla responsabilità sociale sono importanti ma il governatore De Luca non può limitarsi solo a questi”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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