“A pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina”. Questo motto era utilizzato da uno dei politici più in vista della Prima Repubblica, il presidente del Consiglio democristiano Giulio Andreotti, una frase che potrebbe calzare a pennello per commentare l’anomalo picco di cambi di residenza nella città di Napoli.
“A pensare male si fa peccato” quindi, ma in questo caso il sospetto è che di furbetti in azione ce ne siano diversi. La corsa in città ai cambi di residenza rappresenta un escamotage per sfoltire gli stati di famiglia e accaparrarsi il reddito di cittadinanza. Agli uffici anagrafe del Comune di Napoli si presentano tutti con la stessa richiesta: “Voglio cambiare residenza”.
Nessuna legge o norma dello Stato impedisce a un cittadino di migrare verso un altro appartamento, ammesso che poi avvenga davvero. Al netto dei furbetti di turno è certamente significativa la tempistica con la quale stanno fioccando nelle Municipalità del capoluogo campano le richieste di cambi di residenza, in alcuni casi raddoppiate.
Tanti napoletani puntano alla “Rcd card”, anche se non ne avrebbero diritto. Tra gli escamotage che potrebbero portare nelle tasche di diversi napoletani i fatidici 780 euro mensili, c'è il cambio di residenza.
Basti pensare che in media, in città, i cambi effettuati sono aumentati del 20-30 per cento circa. Ora la sorte dei furbetti dipende dai controlli che verranno effettuati e che potrebbero smascherare i tentativi di truffa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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