Nei primi sette giorni di febbraio gli impiegati dell’anagrafe di Palermo non sono certo stati con le man in mano. Duecentodiciannove cittadini si sono presentati con la stessa richiesta: “Voglio cambiare residenza”. Spesso da Palermo a Palermo. I migranti palermitani all’interno della loro stessa città sono stati oltre mille a gennaio. Un record. Praticamente il doppio della media abituale. E in Comune questo dato inizia a preoccupare. L’assessore al Personale, Gaspare Nicotri, non commenta ma non smentisce. Qualcosa di strano sta accadendo. E quel qualcosa è la coincidenza di tempi di questa impennata di cambi di residenza con l’introduzione del reddito di cittadinanza voluto dal governo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e operativo tra meno di un mese, quando, a partire dal 6 marzo, si potranno presentare le domande tramite sito, Caf e Poste Italiane. Il sospetto è che tutti questi cambi di residenza indichino un tentativi: quello di sfoltire gli stati di famiglia per ottenere il reddito di cittadinanza distribuito su più persone.
Una famiglia che ha i requisiti per ottenere l’assegno può percepire un massimo di 1200 euro mensili con due figli non occupati a carico. Ma se qualcuno esce dallo stato di famiglia, un single disoccupato che vive da solo in affitto può avere dallo Stato fino a 780 euro.
Non ci sono prove, ma i numeri stanno iniziando a mettere in allerta l’amministrazione. Il Comune fa sapere che “sarà applicato alla lettera il regolamento in materia di controlli”. Lo strumento sono i vigili urbani: possono presentarsi in qualsiasi momento nell’abitazione del cittadino che ha cambiato residenza per verificare che vi risieda stabilmente.
Ma è anche vero che i vigili urbani addetti a questo tipo di verifiche sono una ventina, impegnati anche su altri fronti. Se il trend di crescita dovesse confermarsi, bisognerà caricarli di straordinari, o dedicare altro personale a questo tipo di ricerche.
Anche perché gli ispettori del lavoro dedicati a Palermo e provincia non sono certo uno squadrone: appena tre persone, in attesa che il personale di tutta l’isola sia distribuito in altro modo .
E gli aventi diritto all’assegno, secondo le prime stime, potrebbero essere 100mila.Palermo è anche la città dove il vicepremier Luigi di Maio ha denunciato una dipendente di un Caf colta dalle telecamere di Non è l’Arena nell’atto di spiegare i modi per ottenere il reddito con facilità.
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