Crollano le nicchie nel cimitero di Poggioreale: le ossa fuori dalle tombe

Nel sottosuolo sono in corso i lavori della metropolitana Linea 1, per il prolungamento della tratta da piazza Garibaldi fino all'aeroporto di Capodichino

Crollano le nicchie nel cimitero di Poggioreale: le ossa fuori dalle tombe

Ancora un crollo nel cimitero di Poggioreale a Napoli, dove sono nuovamente franate le nicchie che appartengono al muro perimetrale della zona di Santa Maria del Piano, nel quadrilatero dove sono seppelliti i corpi di tanti uomini illustri della città partenopea. Il cedimento ha provocato la fuoriuscita dalle tombe delle ossa, che sono finite per terra, tra i vialetti del camposanto. Ancora sconosciute le cause del crollo, anche se con molta probabilità c’è stata una perdita d’acqua. Nel sottosuolo sono in corso i lavori della metropolitana Linea 1, per il prolungamento della tratta da piazza Garibaldi fino all'aeroporto di Capodichino. A causa del cantiere, via Santa Maria dei Pianto è da diversi mesi chiusa alla circolazione dei veicoli e anche al transito pedonale.

Potrebbero essere stati proprio i lavori a causare la frana. Già all’inizio di gennaio un macabro spettacolo si è presentato agli occhi dei cittadini. Allora ad essere interessata è stata la cosiddetta zona del “fondo Desiderio”, dove le tombe di marmo si sono spaccate in più parti, lasciando i loculi scoperti all’intemperie, con le ossa dei defunti ben visibili. “Lo spettacolo è indecoroso – ha affermato una donna in visita al marito – mi auguro che il Comune possa intervenire quanto prima per sistemare le lapidi. Non è la prima volta che a Poggioreale si verificano episodi del genere”.

L’anno scorso, il sindacato di categoria denunciò un caso molto grave: le spoglie dei defunti venivano lasciate marcire in alcuni depositi del cimitero. In una cassetta in legno era possibile vedere ad occhio nudo il fondo marcio e inumidito. In quel contenitore c’erano resti umani e materiale biologico. Le spoglie conservate erano decine, stipate alla meglio nel deposito del cimitero di Poggioreale, contro ogni norma che regolamenta il settore e creando anche un ambiente infestato da miasmi nauseabondi.

Secondo i sindacalisti il Comune di Napoli non rispetta alcuna regola sulla giusta, igienica e dignitosa conservazione delle spoglie mortali. Le casse piccole sono destinate ai feti e agli arti amputati. Ed è follia che non si rispetti quanto giustamente impone la legge”. La normativa vigente prevede che “i resti mortali siano conservati in casse sigillate con delle targhe che identifichino nome e cognome e non con delle banali scritte a pennarello”.

Già qualche tempo prima, comunque, i cittadini si erano lamentati perché molti loculi erano stati scoperchiati dal maltempo e sistemati alla meglio dagli stessi visitatori, in mancanza di interventi celeri e concreti da parte del Comune di Napoli. Il cimitero di Poggioreale è il principale cimitero della città di Napoli e tra i maggiori in Europa. Si estende nel quadrilatero delimitato (in senso antiorario) a nord-ovest da largo Santa Maria del Pianto (l'antica piazza Doganella) e via del Riposo, a est da via Santa Maria del Pianto (un tratto interno della quale costeggia due cimiteri) e a sud da via nuova Poggioreale, ma vista l'abbondanza di cimiteri attigui a quello di Poggioreale, tale definizione è stata allargata all'intera zona, creando una vera e propria conurbazione cimiteriale.

Indubbiamente il complesso più noto dell'intera area è il cimitero monumentale, il nucleo originario del cimitero, di grande valore storico e culturale per la preziosità delle sue tombe e delle sue statue, nonché per il gran numero di cappelle e chiese contenute al suo interno e per il Quadrato degli uomini illustri.

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