Per il personale sanitario dell’ospedale Cardarelli di Napoli quella tra sabato e domenica è stata una notte agitata e di grande paura a causa di due inquietanti episodi di aggressione. Non è la prima volta che accade ma questo genere di atti suscitano sempre un profondo sconcerto.
Il primo episodio, come racconta la pagina Facebook "Nessuno tocchi Ippocrate", è consistito in una aggressione verbale da parte di un paziente presentatosi autonomamente per trauma toracico da incidente. La situazione, già tesa, si è ulteriormente aggravata per un’azione compiuta dai parenti del paziente all’esterno del Pronto soccorso.
Questi ultimi, probabilmente innervositi per l'attesa, hanno distrutto la porta d’ingresso. Pare che nessuno sia rimasto ferito. Il secondo episodio è, invece, avvenuto a danno di una dottoressa aggredita verbalmente da una paziente giunta in pronto soccorso per codice verde.
Una situazione insostenibile per il personale sanitario. E non solo per quello del Cardarelli. Con questi due episodi, infatti, salgono a 15 le aggressioni verificatesi dall'inizio del 2022 soltanto a Napoli. Altri casi sono avvenuti solo pochi giorni fa. Uno ha visto come protagonista una donna che si era scagliata contro il personale medico al Pronto soccorso del perché non voleva sottoporsi al tampone per visitare il marito ricoverato nella struttura.
Poi ad essere aggrediti sono stati quattro infermieri dell'Ospedale del Mare, struttura situata nel quartiere Ponticelli. Le vittime erano finite nel mirino dai parenti di un paziente in attesa di una visita urologica.
Per evitare il ripetersi di tali atti l'associazione ha invitato a ripristinare il posto di polizia all'interno degli ospedali: "La struttura più grande del Mezzogiorno si dimostra statisticamente anche quella dove avvengono più aggressioni in assoluto.
Si sente molto la nostalgia del drappello di polizia presente fino a pochi anni orsono", ha affermato Angelica Di Napoli, medico e vicepresidente di "Nessuno tocchi Ippocrate", che ha evidenziato che"a 24 ore di distanza dalla giornata nazionale sulle aggressioni, un duplice episodio che evidenzia la necessità di partire con la prevenzione dai giovani per migliorare la condizione lavorativa del personale sanitario".
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