Era un intermediario della criminalità di primo livello, capace di spostare droga da una nazione all’altra per milioni di euro. Le forze dell’ordine lo ricercavano da ben undici anni, un tempo lungo in cui il 57enne Gaetano Guarino è stato latitante. A tradirlo, la sua passione per i social network che gli ha giocato un brutto scherzo. Nonostante abbia cercato di nascondere la sua vera identità con un profilo falso, i carabinieri, che nell’ultimo periodo avevano intensificato le ricerche, sono riusciti a rintracciarlo, anche grazie all’attività di web patrolling, un sofisticato tracciamento dei profili social.
Guarino è stato arrestato in Tunisia dai militari del nucleo investigativo di Napoli, che hanno avuto il supporto del Ros e della polizia locale. Il broker della droga è originario di Casal di Principe, il centro del Casertano noto in tutto il mondo per le gesta del clan dei Casalesi, l’organizzazione camorristica che ha ispirato in parte il romanzo Gomorra dello scrittore Roberto Saviano. Il 57enne, però, non era legato direttamente al gruppo criminale di Francesco Schiavone. Guarino, come riporta Fanpage, era impegnato nell’importare in Italia sostanze stupefacenti dall’estero. L’intermediario aveva costruito una importante rete di collaboratori ripartiti in diverse nazioni e riusciva a far arrivare l’eroina a Napoli facendola partire dalla Turchia e smistandola in altre nazioni, come la Grecia.
Lo scorso mese di aprile, la Corte d’Appello di Napoli ha emesso una sentenza che ha condannato Guarino a venticinque anni di
carcere, con le accuse di traffico internazionale di stupefacenti e riciclaggio. Finito in manette, ora è rinchiuso in una casa circondariale della Tunisia, in attesa di essere estradato e trasferito in una prigione italiana.
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