Le parole choc del clan: "Se non pagate vi uccidiamo i bambini nelle culle"

Un messaggio di una violenza inaudita, come violenti erano i malviventi, arrestati dai carabinieri, che obbligavano i commercianti di Sant’Antimo a pagare il pizzo alla camorra

Le parole choc del clan: "Se non pagate vi uccidiamo i bambini nelle culle"

Le minacce nei confronti delle vittime delle estorsioni erano terribili: “Se non pagate vi uccideremo i bambini nelle culle”. Un messaggio di una violenza inaudita, come violenti erano i malviventi del clan camorristico che obbligavano i commercianti di Sant’Antimo, in provincia di Napoli, a pagare il pizzo alla camorra.

Un “sistema” che è stato scardinato dai carabinieri, i quali hanno rintracciato e arrestato il 28enne Valerio Casoria, accusato di estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso. Insieme ad altri complici, Casoria costrinse un assicuratore a consegnare 12mila per aiutare un fuggitivo coinvolto in un omicidio.

Per farsi dare i soldi spaventò a morte la sua vittima dicendogli che gli avrebbe ucciso il figlio piccolo.

Una serie di intercettazioni telefoniche e alcune testimonianza hanno permesso ai carabinieri di poter intervenire e di mettere fine al vile ricatto. Tre mesi fa, sempre a Napoli, finirono in manette otto persone vicine al clan della camorra Moccia per le estorsioni perpetrate nei confronti di imprenditori e commercianti del Napoletano.

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