De Magistris, flop a Napoli. Ma lui insiste

La compagine dell’ex sindaco (Unione Popolare) è andata male anche nella città partenopea racimolando un misero 3,71%

Il leader di Unione Popolare Luigi de Magistris
Il leader di Unione Popolare Luigi de Magistris

Entro il mese di ottobre sarà convocata un’assemblea dei militanti e dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre per decidere quando e come organizzare il primo congresso del partito. Nonostante il risultato assai poco lusinghiero ottenuto nell’ultima tornata elettorale l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris non demorde e conferma che per Unione Popolare ci sarà ancora un futuro. Il mancato ingresso in Parlamento della forza di sinistra non ha scoraggiato l’ex magistrato, il quale si dice pronto a mandare avanti il progetto. Le aspettative, è inutile negarlo, erano ben diverse. L’1,4% delle preferenze è un sonoro flop per la compagine composta, oltre che dal movimento Dema dell’ex primo cittadino, da Potere al Popolo, Rifondazione comunista e pezzi di società civile.

Unione Popolare è andata male anche a Napoli, dove de Magistris ha i suoi legami più forti, racimolando un misero 3,71%. Il dato è ancora più preoccupante se si tiene conto che in Comuni come Totto Caudio, in provincia di Benevento, il partito ha preso l’11%, mentre a San Felice del Molise ha conquistato addirittura il 33,3%. Insomma, i napoletani hanno tradito il loro “Masaniello”, anche in casa propria, quel Vomero che ha regalato a Unione Popolare solo il 4,87%. Troppo poco per sperare di vincere la battaglia di inizio campagna elettorale. L’ex sindaco di Napoli aveva più volte detto che la nuova forza politica avrebbe superato la soglia di sbarramento.

“Saremo la vera opposizione nelle istituzioni”, si era sbilanciato l’ex magistrato, ma adesso si dovrà accontentare di essere minoranza nelle piazze. “Unione Popolare – ha sottolineato in un video postato sui social – lavorerà senza sosta per farsi trovare pronta quanto prima per essere l'alternativa etica, culturale, sociale, economica e politica nelle istituzioni”.

Le dichiarazioni rilasciate al quotidiano la Repubblica vanno anche oltre: “In Italia – ha spiegato – manca una forza credibile e vera di sinistra, pacifista, ambientalista, per i diritti civili, che operi con rigore l'attuazione della Costituzione antifascista. Questa forza saremo noi”.

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