"I fuochi d’artificio li regalo io", l’omaggio di Iervolino per la festa patronale di Salerno

Il patron della Salernitana calcio è legato ai cittadini. Ma il Comune è titubante, per ragioni di ordine pubblico

Il patron della Salernitana calcio Danilo Iervolino
Il patron della Salernitana calcio Danilo Iervolino

Da quando ha acquistato la Salernitana calcio, l’imprenditore 44enne napoletano Danilo Iervolino, diventato famoso in Italia non tanto per aver fondato l’Ateneo online “Pegaso”, ma per averlo venduto a un fondo americano per un miliardo di euro, si è legato in maniera particolare alla città di Salerno. L’ultimo episodio, che dimostra l’attaccamento di Iervolino ai residenti, riguarda la sua offerta di pagare i fuochi d’artificio per la festa patronale di San Matteo. La notizia è stata accolta in maniera entusiasta, e non solo dai fedeli, ma nonostante il bel gesto del presidente della Salernitana, non è detto che lo spettacolo pirotecnico si terrà.

A quanto pare il Comune è titubante per questioni di sicurezza e di ordine pubblico e sarebbe orientato a vietare lo svolgimento dello spettacolo dei fuochi d’artificio. Un vero e proprio "affronto" per i salernitani, che non vogliono rinunciare a una tradizione consolidata, e per lo stesso Iervolino, il quale vorrebbe fare questo dono alla città. La sensazione è che il sindaco e la giunta sapranno trovare il giusto compromesso tra i desideri dei fedeli e le ragioni di ordine pubblico. È troppo importante la festa di San Matteo del 21 settembre per provocare malumori tra i cittadini.

“Amo la città di Salerno e la sua gente – ha dichiarato il presidente Iervolino al quotidiano Il Mattino la festa di San Matteo, sia quella religiosa sia quella popolare, è un rito che i salernitani attendono per tutto l'anno. In questi giorni ho letto del disappunto per la mancata organizzazione del tradizionale spettacolo pirotecnico che chiude le celebrazioni. Poi in tanti, per strada e allo stadio, mi hanno palesato delusione, dispiacere per questa cosa.

Sono fiero di dire che sento Salerno come la mia casa, i salernitani sono i miei concittadini e se posso contribuire a renderli felici, non solo sul campo da calcio, sono onorato di farlo. Nelle famiglie si fa così e se il Comune mi permetterà di farlo, quest'anno i fuochi pirotecnici non mancheranno, e saranno possibilmente granata”.

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