Sarebbe stato ferito nel corso di un tentativo di rapina un 15enne ucciso a Napoli nella notte. A ferirlo con dei colpi di arma da fuoco un carabiniere di 23 anni che presta servizio nel Bolognese. Secondo una prima ricostruzione eseguita dall’Arma, il militare si trovava in auto con la fidanzata in via Generale Orsini quando si è avvicinato uno scooter. In sella c’era la vittima che, con un complice, armato di pistola e con il volto travisato con scaldacollo e casco, avrebbe tentato di sottrargli l’orologio. Il militare, minacciato con una pistola che gli sarebbe stata puntata alla tempia, dopo essersi qualificato, ha esploso tre colpi con la pistola d’ordinanza, ferendo il 15 enne, che è deceduto poco dopo in ospedale.
Ugo Russo è il nome della vittima, residente in Vico Paradiso alla Salute. Ogni tentativo di salvarlo è risultato vano all’ospedale Pellegrini, dove in seguito al decesso si è scatenata la furia dei familiari della vittima. I parenti hanno distrutto il pronto soccorso, creando danni così ingenti da costringere il direttore dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, a chiuderlo. “Con riferimento a quanto in oggetto questa notte, a seguito del decesso di un giovane ferito da arma da fuoco (U.R., 10.04.2004) – ha comunicato l’Asl Napoli 1 Centro - il PS del P.O. dei Pellegrini è stato devastato (!!!) dalla rabbia dei parenti". Sono stati danneggiati macchinari, barelle, mezzi di soccorso. "Nel corso del sopralluogo eseguito alle ore 7,00, constatato danni ad arredi e attrezzature, nonché l’assenza delle condizioni igienico-sanitarie, tali da non permettere lo svolgimento delle attività assistenziali di emergenza in sicurezza sia per i pazienti che per gli operatori, alle ore 7,30 abbiamo dichiarato la sospensione del servizio di Pronto Soccorso P.O. dei Pellegrini”, ha chiarito l'Asl, che ha poi rivolto il suo messaggio di solidarietà agli operatori sanitari che hanno subito aggressioni fisiche e insulti. L’interruzione forzata ha obbligato al trasferimento in altri presidi ospedalieri di otto pazienti che erano presenti al pronto soccorso.
Sono ora in corso le indagini, affidate ai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli e coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli. I militari dovranno risalire anche agli autori della "stesa" che si sarebbe verificata questa mattina all’esterno della caserma Pastrengo, sede del comando provinciale di Napoli, dove dopo la notizia della morte del 15enne sarebbero accorsi diversi scooter con a bordo uomini armati che avrebbero esploso in aria dei colpi d’arma da fuoco.
"Quando muore un ragazzo è sempre un dramma, ma
nessuno può attaccare un carabiniere che, aggredito, ha reagito per difendere la sua vita e la sua fidanzata. Solidarietà a medici e infermieri del pronto soccorso", è stato il commento di Matteo Salvini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.