Degrado all'ospedale: l'accampamento abusivo dei migranti sgomberati

A Napoli sono una trentina i senzatetto da due settimane accampati fuori all'ospedale Loreto Mare. In 10 giorni la direzione sanitaria ha sollecitato per due volte l'intervento della polizia municipale

Degrado all'ospedale: l'accampamento abusivo dei migranti sgomberati

Sono una trentina i senzatetto accampati da un paio di settimane davanti all’ospedale Loreto Mare. Hanno sistemato i loro giacigli sul marciapiede lungo il muro di cinta della struttura ospedaliera. Si tratta di parte degli immigrati che vivevano nel parco della Marinella, l’area dove da un ventennio si attende la nascita di un parco urbano attrezzato. Occupavano una baraccopoli più volte smantellata e dopo l’ultimo sgombero, risalente al 26 giugno scorso, i clochard si sono riversati in via Marina e lì, quasi tutti, hanno poi finito per stanziarsi nello spazio destinato al verde che costeggia il Loreto Mare. In quei pochi metri quadrati all’aperto, fanno di tutto: mangiano, bevono, si ubriacano, dormono e fanno i bisogni, davanti agli occhi sconcertati di passanti e dei pazienti dell’ospedale. Le conseguenze, in termini igienico-sanitari, sono evidenti: rifiuti, escrementi, tracce di urina insozzano il marciapiede riqualificato.

“L’igiene dell’ospedale non risulta intaccata”, rassicura il direttore sanitario del presidio ospedaliero, Michele Ferrara, per il quale i danni si limitano a quelli di immagine. “Disagi non ne abbiamo – afferma – l’immagine è sicuramente importante in questi casi. Siccome non si tratta di territorio del presidio ma di territorio comunale, abbiamo fatto richiesta al Comune di interessarsi del problema”. Per due volte negli ultimi dieci giorni ha sollecitato l’intervento della polizia municipale, nel secondo caso precisando in calce alla comunicazione che la “situazione è insostenibile”, ma fino ad oggi non ha ottenuto nessuna risposta.

La presenza ormai fissa dei clochard crea numerosi disagi a chi vive e lavora in zona che, oltre ai problemi legati alla sporcizia, solleva anche la questione sicurezza. Diversi clochard che bivaccano nello spazio antistante l’ospedale spesso si ubriacano, e chi frequenta quel posto non si sente al sicuro. “Io a una certa ora devo chiudere. Ho paura di lavorare fino a tardi, perché questi girano in quattro o cinque di loro e sono sempre ubriachi”, dice Vincenzo Incoronato, il titolare di un piccolo pub, preoccupato per sé e soprattutto per le sue figlie, con cui gestisce il locale. Solo la settimana scorsa nel locale entrò un uomo seminudo, visibilmente in stato di ebbrezza: “Le mie figlie stavano cucinando, si spogliò davanti a loro. Chiamai la polizia. Vennero dopo mezzora ma già se n’era andato perché io nel frattempo l’avevo cacciato”. “Noi questa situazione non la possiamo sostenere più”, sbuffa Vincenzo, che per il degrado e l’abbandono in cui è stata lasciata l’area sta perdendo clienti.

Segnalazioni sarebbero state effettuate agli organi competenti da residenti, commercianti e comitati di cittadini, ma fino ad oggi nessuno è intervenuto. In quel dormitorio a cielo aperto gli occupanti aumentano ogni giorno, sostengono nel quartiere. È di sera che i senzatetto si affollano in quello che dovrebbe essere uno spazio per aiuole che si sono viste soltanto al termine dei lavori di riqualificazione. Sono principalmente disperati, a cui la vita ha tolto anche la dignità. “Una donna anziana ieri si è abbassata le brache davanti a tutti”, racconta Nando, che vive nelle vicinanze con la famiglia. Scene di tutti i giorni, ormai.

“Hanno fatto lavori di riqualificazione in questa strada rendendola così bella, e poi non c’è un vigile, non c’è un’amministrazione comunale presente che garantisca non solo un decoro alla città, ma finanche la sicurezza ai cittadini che passano”, sbotta l’avvocato Bruno Merelli che vicino al Loreto Mario ha il suo studio. “Da 9 anni e mezzo che lottiamo con questo problema. Prima erano nel parco della Marinella, ora proprio sul suolo cittadino, dove c’è un ospedale. Il problema c’è ma l’amministrazione e la municipalità non ci hanno dato risposta”, afferma Nicola Di Frenna, presidente del comitato cittadino “Via Vespucci-Parco della Marinella”. Un po’ per tutti, quindi, l’amministrazione comunale latita nella risoluzione di tale questione.

Giuseppe Marzano, del comitato “Noi contro la malasanità”, chiede provvedimenti, poi rivolge un appello al sindaco Luigi De Magistris: “Una volta che li fa venire qua e che li va a prendere pure in mare, che li sistemasse pure. Perché non è giusto farli arrivare e, poi, abbandonarli per strada. Quindi si prenda le sue responsabilità: una volta accolti, li mette pure a lavorare”.

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