Scaffali divelti, vetrine in frantumi, libri sparsi al pavimento e giocattoli distrutti. Questo è lo scenario a dir poco sconcertante che si è spalancato davanti agli occhi increduli di Anna e Andrea, titolari della libreria A&MBookstore di Via Duomo, nel centro storico di Napoli, all'alba di mercoledì 3 marzo.
Non hanno fatto in tempo a tirare su la saracinesca del negozio che qualcuno, uno o più malintenzionati, aveva già forzato il serramento metallico per introdursi all'interno dei locali. Quando la giovane coppia di proprietari del book bar è giunta all'esterno dell'attività, pressapoco alle ore 6.30, non ha potuto far altro che constarne lo stato di devastazione. "Siamo scossi per quanto accaduto - racconta Andrea, uno dei titolari della libreria, alla redazione del Giornale.it - Non ci aspettavamo una situazione del genere, non l'avremmo neanche mai lontanamente immaginato che un giorno ci saremmo trovati di fronte ad una scena simile. È tutto rotto, tutto in disordine. Siamo senza parole".
Ad avvisare Andrea ed Anna di quanto era accaduto nella notte sono stati alcuni commercianti della zona. "Ci hanno allertato i nostri 'vicini' con una telefonata. - continua - Non potevamo credere a quanto ci stessero raccontando. Siamo venuti subito alla libreria e, dopo aver visto con i nostri occhi cosa era successo, abbiamo chiamato subito la polizia. C'erano schegge di vetro ovunque, scaffali completamente ribalti e libri gettati per terra. Quello che ci fa più male è che sia andata distrutta l'area destinata ai bambini dove spesso organizziamo attività e laboratori per i più piccini".
Non si sa ancora chi siano gli autori della devastazione ma Andrea non ha dubbi circa il fatto che si sia trattato di un vero e proprio atto vandalico. "Non sappiamo chi possa essere stato, - dice - di questo se ne occuperanno gli investigatori. Fatto sta che, chiunque possa averlo fatto, non ha avuto pietà. Hanno rubato l'incasso, circa cento euro, e hanno vandalizzato tutto il resto. Hanno messo tutto a soqquadro procurandoci un danno non da poco. Ora ci toccherà chiamare un fabbro per far sistemare la saracinesca e pagare per lo smaltimento del vetro. Un esborso economico che proprio non ci aspettavamo".
C'è una profonda amarezza nelle parole di Anna ed Andrea, che si sentono vittime di un'ingiustizia sociale. "Abbiamo lavorato tanto per realizzare il nostro piccolo, grande sogno. - spiega - Organizziamo iniziative culturali, ci battiamo a difesa del nostro terroritorio ogni sacrosanto giorno. Perché ci hanno fatto questo? Siamo persone oneste, che la vorano sodo, sette giorni su sette. E fa ancora più male che tutto questo sia accaduto in 'giornate difficili' come queste che stiamo vivendo a Napoli dopo i fatti di domenica scorsa. Non è giusto. Ora, saremo costretti a chiudere fino a quando non avremo sistemato".
Poi, un appello rivolto a tutti i concittadini: "Aiutateci a denunciare questi episodi di grave inciviltà. Noi non meritiamo questo. Napoli, non merita questo"."Chiusi per furto", recita il cartello che hanno affisso all'esterno della libreria.
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