Il colpo lo avevano messo a segno tre giorni fa, il 20 luglio scorso, poco dopo la mezzanotte. Nella sala scommesse di Quarto, nel Napoletano, erano entrati in tre, armati di pistole. Tutti irriconoscibili e con il volto coperto. Una volta dentro avevano rischiato di uccidere uno dei dipendenti della sala slot che stavano rapinando, ma in queste ore i carabinieri li hanno ritracciati a Castelvolturno, nell'abitazione della madre di uno di loro in cui si erano nascosti. Gli agenti li hanno arrestati e in manette, quindi, sono finiti tre giovani di Pomigliano d'Arco, tutti e tre di un'età inferiore a 30 anni.
La dinamica della rapina
Al momento dell'aggressione, i tre hanno fatto sdraiare tutti i clienti a terra: uno si è diretto verso il retro del bancone e il terzo rapinatore ha puntato l'arma contro l'anziano dipendente. Nel corso della rapina, i tre giovani hanno sparato sei volte: cinque volte ad altezza uomo, colpendo l'uomo quattro volte. E, secondo le ricostruzioni, nonostante il commesso fosse riverso a terra pieno di sangue, i rapinatori avrebbero comunque aperto la cassaforte, rubando 950 euro. Una volta presi i soldi sarebbero corsi fuori, per allontanarsi con l'auto con la quale avevano raggiunto il posto.
Come sono stati rintracciati
I carabinieri hanno esaminato i video delle telecamere installate all'interno della struttura e grazie a quelle immagini hanno raccolto diversi indizi a carico dei tre giovani. Tra cui impronte palmari e digitali lasciate sulla porta del centro scommesse. Utili al riconoscimento anche i tatuaggi e i vestiti indossati al momento della rapina. Al momento dell'arresto, i carabinieri hanno trovato anche la refurtiva, un rotolo di banconote appoggiato su una mensola della cucina nell'abitazione in cui erano nascosti.
Il ferito
Il dipendente della sala scommesse è stato soccorso da alcuni clienti che hanno chiamato subito il 118. Al loro arrivo, i sanitari lo hanno trasportato in ospedale dove è stato operato d'urgenza (dato che i quattro colpi lo avevano raggiunto al fianco sinistro). Le sue condizioni sono migliorate in queste ore e l'uomo non risulterebbe più in pericolo di vita.
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