Continuano a susseguirsi nel territorio del quartiere del Vasto di Napoli i disordini e gli episodi di violenza commessi da stranieri, nonostante il periodo di limitazioni imposte dal pericolo di diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale. Sempre più disperati per una situazione irrimediabilmente fuori controllo, i residenti possono solo assistere impotenti dal balcone delle proprie abitazioni alle scene di degrado quotidiano, ed a chiedere e con rabbia a gran voce maggior rigore e tolleranza zero a poliziotti e carabinieri impegnati a riportare l'ordine.
Risse, schiamazzi, spaccio di droga, negozi aperti e vendita di alcolici, mercatini della monnezza per le strade, una serie infinita di gesti di violenza divenuti oramai intollerabili per i cittadini, soprattutto in questo delicato momento di emergenza sanitaria, con tutti i rischi che gli assembramenti sconsiderati possono ulteriormente comportare.
L'ultimo di una lunga serie di episodi, come documentato dagli stessi residenti, riunitisi in un comitato su Facebook per far sentire con più vigore la propria voce, si è verificato durante il pomeriggio di ieri. A rendersi protagonista dei disordini un africano di 29 anni originario del Ciad, che nonostante il putiferio scatenato se l'è comunque cavata con una semplice denuncia a piede libero. Completamente fuori di sè ed in evidenti condizioni di alterazione psico fisica, l'extracomunitario se l'è presa con gli agenti della polizia municipale di Napoli impegnati a gestire un presidio in piazza Principe Umberto.
Nessuna motivazione alla base del gesto dell'africano, che si è tolto la maglia ed ha cominciato a gridare contro gli uomini in divisa, divenendo sempre più ostile e difficile da gestire. Così tanto che, al fine di dar supporto ai poliziotti, sul posto è giunta anche una pattuglia di carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Napoli.
Furiosi i residenti, che gridavano di tutto contro il facinoroso e contro gli altri stranieri che iniziavano ad assembrarsi, rigorosamente senza mascherine protettive, attorno ai membri delle forze dell'ordine impegnati nel tentativo di ricondurre il 29enne a più miti consigli.
Trasportato in centrale per le consuete operazioni di identificazione, l'extracomunitario ha dovuto attendere solo qualche ora prima di ritornare in stato di libertà con una semplice denuncia per violenza a pubblico ufficiale. Continuano a riecheggiare invano, quindi, le grida "Vergogna, vergogna!", rivolte dai residenti al responsabile, che potrà nuovamente far parlare di sè.
Una lotta impari quella con gli stranieri, con i tutori della legge che riescono solo a identificarli o farli al massimo spostare per poco tempo. Nonappena le autorità si allontanano, infatti, ecco che tutti ritornano per strada o si spostano altrove, sempre nel quartiere del Vasto.
"Siamo in trincea e stiamo combattendo una battaglia ardua, perchè reprimere del tutto il fenomeno degli assembramenti è impossibile. Quando allontaniamo gli stranieri da piazza Principe Umberto ce li ritroviamo pochi minuti dopo a piazza Leone. Quando li allontaniamo da piazza Leone li ritroviamo in qualche stradina del Vasto o di porta Nolana", denuncia Alfredo Maraffino, comandante della sezione San Lorenzo della polizia municipale, come riportato da "Il Mattino". "Quello che è avvenuto oggi è praticamente la nostra quotidianità. Siamo in prima linea e stiamo facendo tutto il possibile per dare fiducia ai cittadini, molti dei quali non mancano di manifestarci la loro solidarietà. Per fortuna gli agenti coinvolti nella colluttazione non hanno riportato ferite, ma è una situazione veramente precaria. Nonostante tutto continuiamo a fare il nostro lavoro. La gente ha bisogno di vederci in strada, di sentirci vicini.
Questo lo facciamo e continueremo a farlo ogni giorno", conclude.Ciò nonostante, qualcuno pensa già di organizzare delle ronde per tenere sotto controllo il rispetto delle norme anti Covid-19, la gente è davvero stanca.
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