Come se non bastassero tutti i problemi che affliggono Napoli, nelle ultime settimane nella città partenopea sta dilagando un’altra cattiva abitudine: lo sfregio di importanti monumenti storico-architettonici.
Ad inizio settembre è stata imbrattata la statua di re Umberto I situata sul lungomare, in corrispondenza della rotonda di via Nazario Sauro. Pochi giorni fa, la stessa cosa è capitata alla statua di Ottaviano Augusto sulla terrazza di via Cesario Console. Ieri mattina, invece, è stata scoperta una lunga scritta con lo spray nero lungo lo scalone monumentale e sul portale secondario della Basilica di Santa Chiara, nel centro storico di Napoli. Lettere, apparentemente prive di senso, che hanno danneggiato una delle attrazioni più celebri della città.
Il responsabile del gesto, che per ignoranza o stupidità ha rovinato una preziosa testimonianza storica, potrebbe aver agito nella notte tra venerdì e sabato. Non è la prima volta che il complesso monumentale finisce nel mirino di vandali. Un anno fa, la scalinata in marmo era stata già imbrattata tanto che fu necessario ripulirla.
Al Mattino esprime tutto il suo rammarico per l’azione di inciviltà Pino De Stasio, consigliere della II Municipalità con delega alla Memoria ed alle Pari opportunità: “Ho saputo di quanto era accaduto da Francesco Chirico, il presidente della Municipalità. Ironia della sorte, quando ho ricevuto la sua telefonata ero al liceo Genovesi per una iniziativa dedicata al recupero della torre campanaria e dei giardini della basilica”. Un danno al tesoro artistico di Napoli. Per questo, commenta ancora De Stasio, “bisognerà ora ripetere l' operazione e va fatto anche con urgenza, perché lo spettacolo di un edificio di tale importanza deturpato da scritte nere davvero non può essere tollerato”.
Oltre all’invito di riparare il danno compiuto da ignoti, si spera che il responsabile sia individuato. Anche se ciò sembra molto difficile. Magari un aiuto lo potrebbe fornire la telecamera presente in zona.
Quella della scritta con lo spray non è l’unico danno arrecato alla Basilica. La tabella informativa situata davanti alla stessa scalinata è stata divelta e ciò che è rimasto è stato coperto di scritte con il pennarello. Un ulteriore segno di degrado morale di chi compie gesti simili.
Diversi cittadini hanno proposto di
attivare una raccolta di fondi da parte per accelerare il recupero della scalinata monumentale. Anche se dovesse andare a buon fine, quanto tempo passerebbe prima che ignoti ripetano le “gloriose gesta” di vandalismo?Segui già la pagina di Napoli de ilGiornale.it?
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