“Grazie a te e a tua figlia per aver portato il Covid nel palazzo”. La lettera indirizzata a un’infermiera del Policlinico di Napoli è raccapricciante. Come raccontato sulla pagina Facebook dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, una donna, che lavora nella struttura ospedaliera della Federico II di Napoli, Teresa V., ha trovato nella propria cassetta postale un foglio con un messaggio anonimo. Sull’episodio è intervenuto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Sanità.
“Un gesto deprecabile e vergognoso – dice l’esponente politico – che merita tutto il nostro disprezzo. È difficile pensare a qualcuno che abbia potuto soltanto immaginarla una cosa simile, figuriamoci metterla in pratica. Fare delle accuse di questo tipo, in modo così clamorosamente vigliacco, ci disgusta. Senza il contributo e il sacrificio di medici e infermieri ci sarebbe stato un vero e proprio disastro. Siamo molto vicini alla signora Teresa e a sua figlia, hanno tutta la nostra solidarietà”.
Quello dell’infermiera del Policlinico, però, non è l’unico caso segnalato di residenti insofferenti per la presenza di medici e infermieri nei loro condomini. A denunciare un altro episodio discriminatorio sono state le proprietarie di un bed and breakfast, che hanno fatto sapere di essere state contattate e accusate di aver ospitato nelle loro stanze alcuni operatori sanitari in servizio presso gli ospedali Covid cittadini. “Possono portare il virus nel condominio”, hanno detto, chiedendo alle affittacamere di mandare via queste persone.
Della vicenda se ne è occupata anche l’associazione dei B&B, l’Abbac, che ha ricostruito l’accaduto. I problemi sono cominciati quando le titolari del bed and breakfast nel centro di Napoli hanno aderito all’invito del Comune ad ospitare personale sanitario. Il risentimento dei residenti è stato immediato: infermieri e medici risultano essere sgraditi perché possono portare il Coronavirus nel palazzo, dove ci sono persone anziane, ammalati e bambini. E quindi i quattro operatori sanitari, arrivati in città per aiutare negli ospedali a fronteggiare la pandemia in corso, sono stati bollati come untori.
Per le proprietarie del bed and breakfast la minaccia di una denuncia se non avesse fatto marcia indietro.
L’Abbac, intanto, ha inviato una protesta formale nei confronti del condominio e dell’amministrazione comunale, facendo appello al buon senso per permettere ai medici e agli infermieri, che si stanno prodigando per curare gli ammalati di Covid-19, di poter usufruire degli alloggi senza alcun problema.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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