Continuano senza sosta i controlli amministrativi effettuati da parte delle forze dell'ordine, sia a Napoli che in provincia, volti a verificare i prezzi dei carburanti praticati dai distributori. Un lavoro che si è intensificato soprattutto dopo la riduzione delle aliquote di accisa su benzina e gasolio impiegato come carburante attuata dal governo lo scorso 21 marzo.
Negli ultimi giorni il Comando provinciale della Guardia di Finanza della città partenopea ha eseguito 245 accertamenti, di cui 79 ad automezzi per il trasporto di prodotti petroliferi e di 93 a distributori stradali. Nel corso delle operazioni i finanzieri hanno verificato il possesso delle autorizzazioni per la distribuzione di carburanti per autotrazione, i documenti di trasporto, la corretta pubblicità dei prezzi e la loro esposizione al pubblico e, infine, l'avvenuta comunicazione periodica dei prezzi al ministero dello Sviluppo economico.
Le sorprese, in negativo, non sono mancate. L’azione della Guardia di Finanza ha permesso di riscontrare diverse irregolarità: 14 distributori di benzina praticavano prezzi diversi rispetto a quelli pubblicizzati e gli stessi non venivano esposti correttamente al pubblico. Inoltre, i suddetti distributori avevano omesso di comunicare l’aggiornamento di prezzi praticati al Mise. Per ogni gestore sono state elevate sanzioni amministrative che vanno da 516 ad oltre 3.000 euro.
Nel corso dei controlli le Fiamme Gialle del Gruppo di Giugliano hanno scoperto a Pozzuoli un sito di stoccaggio per vendita di Gpl completamente abusivo. Le forze dell’ordine hanno sequestrato 65 bombole contenenti 755 kg di Gpl, 2 bilance professionali, un motorino elettro–compressore artigianale dotato di pistola erogatrice completa di manichetta artigianale in acciaio.
Inoltre gli uomini delle Fiamme Gialle hanno rinvenuto e sequestrato un quaderno contente annotazioni di vendita extracontabili: esaminando tale documento i finanzieri hanno accertato un consumo in frode per 8,7 tonnellate in totale evasione di imposta. Per di più alcune delle bombole rinvenute sono risultate alterate attraverso pitturazione e non avevano il regolare cartellino di collaudo. Il gestore del sito abusivo, un 40enne di Pozzuoli, è stato denunciato con l’accusa di frode in commercio e violazioni alla normativa inerente alla prevenzione incendi.
Controlli sono stati effettuati anche a Casoria.
Qui i militari della Compagnia di Casalnuovo di Napoli hanno sequestrato una cisterna priva di certificazione antincendio: al suo interno vi erano 1300 litri di gasolio, risultato essere di contrabbando. Nei guai è finito un 49enne di Casavatore che dovrà rispondere di omessa denuncia di materiali esplodenti.
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