Reddito di cittadinanza: la fila degli ambulanti per ottenere i 780 euro

Chiaramente hanno tutte le carte in regola per ottenere il beneficio, dato che la loro attività è totalmente in nero

Reddito di cittadinanza: la fila degli ambulanti per ottenere i 780 euro

Da giorni il Caf dell’Unione inquilini di Napoli è preso d’assalto dai venditori ambulanti, che chiedono di compilare i moduli per accedere al beneficio del reddito di cittadinanza. Lunghe attese e file interminabili per i commercianti precari che vivono nella città partenopea, convinti di poter migliorare le proprie condizioni di vita.

A darne notizia è Il Mattino di Napoli, che fa due conti in tasca agli ambulanti. Le bancarelle di Scampia, di Secondigliano o di Miano non arrivano ad incassare 100 euro al giorno che, moltiplicati per 26, fanno 780 euro. Ecco perché fatti due calcoli, per i precari del commercio conviene il reddito di cittadinanza.

Chiaramente hanno tutte le carte in regola per ottenere il beneficio, dato che la loro attività è totalmente in nero. Molti di loro già percepiscono il reddito di inclusione, che sperano di trasformare nel più redditizio reddito di cittadinanza.

L’unica preoccupazione per i precari è quella di essere chiamati a lavorare, come prevede la norma e loro non hanno alcuna intenzione di abbandonare le bancarelle. Ecco perché quando arriva la chiamata per un’occupazione rinunciano al reddito di cittadinanza.

Si tratta di espedienti, come quello messo in pratica qualche tempo fa: la corsa al cambio di residenza per ottenere il reddito. Il furbo escamotage dei napoletani serve per sfoltire gli stati di famiglia e accaparrarsi i fatidici 780 euro mensili

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