“Napoli è il terzo mondo d’Europa”. L’affermazione, molto forte e che farà certamente discutere, è del quotidiano francese Le Figaro che, la scorsa domenica 3 ottobre, ha dedicato un ampio servizio alla città partenopea tratteggiandone le virtù (poche in verità) e, soprattutto, i difetti. La giornalista Valèrie Segond, approfittando delle elezioni amministrative in Italia, ha raccontato cosa succede a Napoli, tirando la volata a Gaetano Manfredi, diventato poi sindaco con una netta affermazione e definito dal giornale “il Messia atteso da tutti”. La Francia, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, guarda con molto interesse le vicende della città partenopea, dove vivono molti francesi. Il taglio del reportage di Le Figaro è chiaro: Napoli viene descritta come luogo di grande fascino, ma pieno di problemi endemici. Una città in cui la corruzione, i debiti, la camorra la fanno da padrone in un territorio che ha tutte peculiarità negative tipiche delle aree del sud. Nel servizio sono state elencate le disfunzioni più evidenti e scandalose, come la chiusura della galleria della Vittoria, il traffico che paralizza i cittadini e il grave inquinamento ambientale, elementi che relegano Napoli a fanalino di coda delle città europee. Una disamina impietosa quella del quotidiano francese che non ha lesinato critiche aspre.
Poche le cose che si salvano, oltre alle bellezze naturali che attraggono milioni di turisti da tutto il mondo. Valèrie Segond sottolinea come Napoli va in controtendenza per ciò che riguarda lo sviluppo tecnologico, grazie al centro europeo di formazione per sviluppatori di app della Apple, ubicato in periferia, a San Giovanni a Teduccio. Si tratta di un’eccezione che non può far dimenticare i tanti problemi mai risolti. Servizi scadenti, una povertà diffusa e lavori pubblici fermi al palo da anni, nonostante le istituzioni locali cerchino di cambiare rotta con alcuni progetti di riqualificazione delle aree maggiormente degradate, come la famosa Scampia.
Le Figaro ha puntato le sue fiche sul sindaco Manfredi, il quale, secondo l’organo di informazione francese, ha l’obbligo di rimboccarsi le maniche e di intervenire per migliorare strutturalmente le cose insieme alla sua squadra di governo. Un’impresa non semplice ma imprescindibile per una città che, sempre per il giornale, merita di riscattarsi dallo stato di abbandono in cui versa ormai da anni. I napoletani, però, non sono d'accordo con questo tipo di analisi. Immediate sono arrivate le prime reazioni da parte dei vip.
L'attore Toni Servillo nel corso della presentazione del nuovo film di Paolo Sorrentino È stata la mano di Dio ha dichiarato: "Tra settembre e dicembre io ho tre film in sala di tre grandi autori campani, quindi mi sembra che il bilancio di questa città sia molto buono: io non saprei vivere da un’altra parte del mondo, amo profondamente questo terzo mondo".
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