Il comando provinciale della Guardia di finanza di Napoli ha scoperto una truffa ai danni dell’Asia Spa, la ditta che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in città, denunciando all’autorità giudiziaria 14 persone che sottraevano ingenti quantitativi di carburante dai veicoli per rivenderli sul “mercato nero”. In particolare, i finanzieri del Gruppo Napoli-Secondo Nucleo Operativo Metropolitano, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Seconda sezione della locale Procura della Repubblica, hanno smascherato un’organizzazione criminale, con a capo un imprenditore napoletano, proprietario di fatto di alcuni distributori stradali, e da dipendenti infedeli della stessa azienda, che avevano creato un sistema fraudolento per approvvigionarsi di carburante.
Il gasolio veniva sottratto dagli automezzi dell’Asia Spa e stoccato in contenitori presso le stazioni di servizio di Napoli compiacenti che invece ne certificavano l’erogazione mediante la redazione di apposite cedole che riepilogavano, falsamente, l’utilizzo negli automezzi-compattatori. Il “compito” dei dipendenti infedeli consisteva nel falsificare i fogli di uscita degli automezzi, le schede carburanti e i fogli di presenza e nel dividere l’illecito incasso derivante dalla vendita del carburante trafugato con i titolari delle stazioni di servizio.
Nel corso dell’indagine, le Fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro due automezzi (autocompattatori) dai quali veniva sottratto il prodotto, nonché un distributore stradale, oltre agli apparecchi e ai contenitori utilizzati per la rivendita del prodotto. Il danno causato all’azienda partecipata dal Comune di Napoli impegnata nella raccolta dei rifiuti è stato quantificato in quasi 1 milione di euro.
Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. “Quel che è accaduto – ha detto l’esponente politico – è molto grave, gente senza scrupoli ha causato enormi danni a un’azienda partecipata del Comune per i propri profitti. Chiediamo che vengano fatti accertamenti su questa vicenda e, una volta appurata la complicità e la colpevolezza dei dipendenti dell’Asia, essi dovranno essere licenziati in tronco. Non è più possibile accettare tali situazioni, è ora di smetterla di andarci con mano leggera”.
Qualche mese fa, a Milano, alcuni ladri di gasolio erano stati ripresi dalle telecamere nascoste, ma il tribunale li ha assolti. Sei anni fa, i militari avevano immortalato 11 lavoratori armeggiare tra le taniche, prima vuote e poi apparentemente riempite, del deposito dei bus di Atm, a Milano. Ma, secondo il tribunale di Milano, questo non basta.
I video, infatti, non riprendono il momento in cui viene sottratto il gasolio e "nessuno ha visto l’aspirazione del gasolio da parte di alcuno, né ha verificato se le taniche fossero piene o vuote". Così, gli imputati (per furto aggravato e ricettazione) sono stati scagionati.
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