Sotto la stazione dell’alta velocità di Afragola, nel Napoletano, ci sono ben 53 discariche intombate dalla camorra negli ultimi venti anni. Una scoperta choc che conferma la presenza di sostanze velenose e pericolose per la salute pubblica in uno dei territori da poco riqualificati in Campania. A riportare la notizia è il Mattino di Napoli.
Ad accertare la presenza dei siti di rifiuti tossici è stato Vito Felice Uricchio, direttore facente funzioni dell’Istituto di Ricerca sulle Acque, un ente del Cnr. La stazione ferroviaria è collocata nel centro geografico del territorio comunale di Afragola, nell'immediato margine nord-orientale del relativo abitato, a circa un chilometro dal centro storico, e copre un ampio bacino di utenza regionale, dalla parte settentrionale della città metropolitana partenopea alla provincia di Caserta, al Sannio e all'Irpinia.
L'impianto è stato giudicato dalla Bbc e dalla Cnn tra le migliori costruzioni nel mondo del 2017. Il progetto della stazione, del famoso architetto Zaha Hadid, è stato presentato ufficialmente il 4 novembre 2003. I lavori in un primo momento furono bloccati subito dopo gli scavi. Successivamente furono affidati a un'impresa che rinunciò all'appalto, e quindi ancora a un'altra impresa, che però vi rinunciò nel 2008 per esaurimento dei fondi propri e oggi ancora in contenzioso con Rfi.
All'inizio del 2014 fu pubblicato un bando che prevedeva, dall'aggiudicazione dei lavori, il termine di questi ultimi entro 18 mesi.
L'assegnazione provvisoria dei lavori avvenne nel novembre dello stesso anno e a febbraio 2015 i lavori ripresero. La stazione è stata inaugurata il 6 giugno 2017, mentre il servizio regolare per i viaggiatori è iniziato col cambio d'orario estivo dall'11 giugno dello stesso anno.
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