Ecco quello che a Napoli non va (secondo i turisti)

Per i turisti Napoli è bella ma i servizi che offre ai visitatori sono inadeguati. A esserne convinti sono anche i negozianti che hanno deciso di tenere gli esercizi aperti anche in agosto. Ma la pulizia in città manca

Ecco quello che a Napoli non va (secondo i turisti)

Napoli è bella, non c’è che dire, ma i servizi che offre sono inadeguati, almeno questo è quello che pensano i turisti che visitano la città partenopea. Prima erano pochissimi i negozianti che decidevano di tenere aperto anche in agosto, mentre adesso qualcuno preferisce continuare a mantenere la serranda alzata per non perdere i clienti, soprattutto i turisti, che affollano il capoluogo campano nel mese estivo per eccellenza.“Noi da trent'anni restiamo aperti tutto agosto. Lo abbiamo sempre fatto anche quando i turisti erano pochi per non smettere di offrire loro un servizio. Ora con quest'enorme affluenza di visitatori in città anche chi chiudeva si sta finalmente adeguando alla nostra politica”, ha detto a Repubblica il proprietario di un negozio di souvenir di via Benedetto Croce, nel cuore dei Decumani.

La città invasa dai turisti

E in effetti sono decine i turisti in fila che aspettano il loro turno per poter avere un ricordo di Napoli, anche solo un corno rosso portafortuna. Tra le vie del centro storico si possono ascoltare dialetti e lingue diversi, provenienti da tutto il mondo,. Francia, Giappone, Cina, America. Come tante formichine camminano da una zona all’altra, fermandosi a bere un caffè in piazza dei Martiri, o a guardare le vetrine griffate di via dei Mille. Napoli, bellissima, non sarebbe però all’altezza. O meglio, i servizi che offre non sono ritenuti adeguati alle richieste dei visitatori. Il negoziante ammette:“Mancano i servizi: cestini sempre pieni, zero bagni pubblici e pochi vigili in strada, anche solo perché possano chiedere loro indicazioni ed informazioni”.

Sotto l’obelisco di piazza San Domenico i bidoni dei rifiuti sono zeppi di immondizia. Una guida turistica ha affermato che certe volte è mortificante accompagnare i turisti in certe zone di Napoli, importanti e panoramiche, sporche. Per difendere la città racconta loro che la sera prima c’è stata una festa. Ma si tratta invece della condizione normale, con o senza festeggiamenti. Tutti sono entusiasti di Napoli, che definiscono meravigliosa, bellissima, tranne poi aggiungere:“Peccato per i servizi”. Per chi è disabile ci sono anche più problemi da affrontare. La guida turistica ha raccontato che, oltre ai disservizi, sovente va ad aggiungersi anche un atteggiamento incivile: “Molte rampe per diversamente abili sono spesso occupate da auto o scooter. Anche nei pressi di monumenti e gallerie storiche, così ieri per un turista disabile vedere Napoli purtroppo è stata una vera e propria odissea”.

La città è sporca

Una coppia di turisti, lei italiana e lui francese, hanno spiegato di essere stati fortunati sia con la metropolitana che con la Circumvesuviana. Erano preparati a lunghe attese e ritardi, e invece è andato tutto bene, tranne che per la sporcizia e le scritte vandaliche fatte con bombolette spray sui monumenti. Il titolare di un bar, che ha deciso di restare aperto tutto il mese, ha tenuto a sottolineare che i turisti arrivano con una immagine negativa della città, poi cambiano idea per la bellezza e per l'accoglienza. Ma anche il proprietario è convinto che i servizi vadano rivisti, dato che solo una volta in tutto il giorno i cestini vengono svuotati e le strade spazzate. Con così tanti visitatori, il servizio dovrebbe essere aumentato di molto.

Nonostante i prezzi siano aumentati, anche del 10-15%, tutta la Campania è sold-out, e Federalberghi parla di un 80% di presenze. Anche grazie al fatto che il cambio sia favorevole per gli americani che sono tornati a visitare la regione. “Chi viene qui si dice sempre sorpreso perché Napoli è molto diversa da come la raccontano.

Se avesse migliore pubblicità ed anche servizi più efficienti allora qui non basterebbero neanche tutti gli alberghi del mondo”, ha detto orgoglioso, ma anche un po’ amareggiato, un pittore intento a dipingere il Vesuvio.

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