Utilizzavano quasi sempre la stessa metodologia per truffare gli anziani: contattavano telefonicamente le vittime, per la maggior parte persone che vivono da sole in casa, spacciandosi per il figlio o il nipote, e chiedevano il pagamento di una somma come onorario ad un avvocato al fine di incassare un assegno di risarcimento danni.
Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri su ordine del giudice per le indagini preliminari di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta di Marco Di Frenna, 43 anni, Maurizio Bosti, 48, e Giuseppe Romano, 52 anni, per i quali è stato disposto il carcere, mentre è finita ai domiciliari l'unica donna del gruppo, la 44enne Immacolata Petrozzi.
I truffatori sono accusati di almeno 17 raggiri perpetrati nei confronti di anziani residenti nelle province di Napoli, Caserta, Salerno, Campobasso, Potenza e Isernia.
Con la cosiddetta tecnica del “raggiro dell’avvocato” uno dei tre malviventi, ben vestito, si presentava a casa della vittima prescelta come collaboratore dello studio legale e si faceva consegnare soldi o gioielli.
Quando l’anziano si rendeva conto della truffa ormai era troppo tardi. Le forze dell’ordine, in seguito alle denunce, sono riuscite, attraverso delle indagini serrate, a risalire agli autori delle frodi e ad arrestarli.
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