Ogni domenica, dopo aver fatto il bucato, stende i panni su dei fili sistemati alla meglio tra un muro e l’altro dell’edificio. Quella che sembra una normale faccenda domestica è diventata un caso a Napoli, perché la struttura dove il vestiario rimane per ore ad asciugare appartiene a una delle municipalità cittadine, l’ottava. Ad usufruire dell’immobile di proprietà pubblica è l’anziana custode, che adesso rischia una severa sanzione.
A denunciare l’accaduto, il presidente della municipalità Apostolos Paipais, il quale si è rivolto agli agenti della polizia locale, che hanno la sede alle spalle del palazzo comunale. Della vicenda del bucato della custode si è interessato anche il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha sollecitato le forze dell’ordine. “Dopo la nostra segnalazione – ha detto l’esponente politico – la polizia municipale ha fatto prontamente rimuovere la biancheria dall'esterno dell'edificio. Era una situazione imbarazzante, che toglieva decoro a un edificio pubblico che è al servizio dei cittadini, rappresenta le istituzioni e non è abitazione privata, in cui si può agire come meglio si crede”.
Con molta probabilità, l’anziana custode, che ha sempre steso i suoi panni all’esterno della sede municipale, sarà sottoposta a procedimento disciplinare. Il presidente Paipais ha fatto sapere di aver ricevuto la segnalazione da un cittadino. “Immediatamente ho contattato la polizia municipale – ha raccontato – che è prontamente intervenuta e dopo pochi minuti la custode ha tolto lo stendino. Inoltre, ho attivato il direttore della municipalità, il quale sta verificando quali procedure amministrative adottare per redarguire la dipendente, una donna anziana che abbiamo già richiamato più volte”.
L’ottava municipalità è tra i dieci municipi in cui è suddiviso il Comune di Napoli, istituita assieme alle altre nove con deliberazioni del consiglio comunale partenopeo nel 2005. Le dieci municipalità sono la suddivisione del Comune partenopeo in sedi municipali di decentramento amministrativo, ex D.lgs. 267/2000.
Ogni municipalità ha circa 100mila abitanti, con un presidente, una giunta (composta da tre assessori esterni, un assessore interno, il vicepresidente e il presidente) e un Consiglio di trenta consiglieri.
Le elezioni avvengono a turno unico e prevedono un premio di maggioranza per la coalizione vincente e uno sbarramento per le liste al 3% dei consensi. Viene scelta una coalizione e si vota il candidato presidente che è stato proposto dalla coalizione.
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