Un traghetto Caremar diretto a Capri ha invertito la rotta ed è tornato a Napoli, per fare scendere due persone erroneamente imbarcate, mandando su tutte le furie gli altri passeggeri. Le due persone erano convinte di viaggiare su un vaporetto per Ischia, senza che il comandante e gli addetti al pontile si siano accorti del disguido.
“Lunedì sera – ha raccontato un passeggero – eravamo a bordo del traghetto Caremar delle 19,10, diretto a Capri dal porto di Napoli. All’improvviso il mezzo ha invertito la rotta, dopo circa un quarto d’ora di navigazione. Ai passeggeri è stato detto che il traghetto sarebbe rientrato a Napoli per fare scendere due persone, dirette a Ischia, che erano state erroneamente imbarcate con tanto di auto.
Tenendo conto che la partenza era avvenuta in ritardo di quindici minuti a bordo si sono scatenate le proteste”. La situazione è diventata incandescente e si è temuto che scoppiasse la rissa. “Dal comandante – ha continuato l’utente – che aveva controllato di persona i biglietti all’imbarco, commettendo l’errore, abbiamo ottenuto solo delle scuse. Tenendo conto che a bordo c’erano passeggeri diretti sull’isola per motivi di lavoro e per prendere servizio negli alberghi non è il caso di comportarsi così.
Troppo spesso ci troviamo a fare i conti con i disservizi della Caremar che, da alcuni anni a questa parte, ha peggiorato di molto i propri standard qualitativi e di puntualità”. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.
“Troviamo assurda – ha detto l’esponente politico – la disinvoltura con cui si è commesso un errore del genere. È inaccettabile che il comandante non controlli con attenzione minuziosa le destinazioni impresse sui biglietti. La disattenzione dei due passeggeri ha contribuito senz’altro a causare il problema, ma è cura del personale far sì che l’utenza si imbarchi sui mezzi giusti.
Poniamo il caso che i due fossero stati stranieri o provenienti da un’altra regione. Non avrebbero avuto modo di accorgersi dell’errore e sarebbero sbarcati a Capri credendo di stare a Ischia. Trattandosi di una corsa serale, tra l’altro, non avrebbero avuto modo di raggiungere l’altra isola senza aspettare il giorno seguente.
Il comportamento del comandante, inoltre, ha causato un grave danno a tutti i passeggeri, che sono stati costretti ad arrivare a Capri con un ritardo consistente. Non possiamo che chiedere una maggiore attenzione in futuro da parte del personale di bordo al momento dell’imbarco”.
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