Ferito in un agguato: niente cure all'ospedale Covid. E i familiari sfasciano tutto

I parenti di Giuseppe Carpentieri, il genero del boss Valentino Gionta, sono poi fuggiti, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine

Ferito in un agguato: niente cure all'ospedale Covid. E i familiari sfasciano tutto

L’ospedale di Boscotrecase, nel Napoletano, durante l’emergenza sanitaria è stato convertito ad uso esclusivo per la cura dei pazienti affetti da Covid-19 e il pronto soccorso è stato chiuso, ma su questo provvedimento non sono sembrati essere affatto d’accordo i familiari di Giuseppe Carpentieri, il genero del boss Valentino Gionta, ferito nel corso di un agguato a Torre Annunziata. I parenti del paziente hanno forzato e danneggiato a suon di calci l’accesso al pronto soccorso per entrare e far curare il ferito. Una volta entrati nella struttura ospedaliera hanno tentato di accedere al pronto soccorso e quando vigilanza e infermieri hanno tentato di fermarli li hanno aggrediti, strappando loro anche i dispositivi di sicurezza che avevano indosso. In seguito hanno sfondato a calci la porta del reparto e una volta introdottisi all’interno hanno danneggiato il presidio. Quando finalmente hanno realizzato che il loro parente non poteva essere curato in quel luogo sono scappati verso l’ospedale Maresca di Torre del Greco. La vicenda è stata confermata al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli dal direttore sanitario Flavio Marziani.

“I criminali credono che tutto gli debba sempre essere concesso – ha spiegato l’esponente politico – che tutte le porte per loro debbano aprirsi; se non accade quel che si aspettano allora usano la violenza e la sopraffazione per arrivare al loro scopo. Hanno danneggiato una struttura pubblica, un presidio ospedaliero, questa gente non guarda in faccia a nessuno, pretende sempre ma alla società non dà mai nulla, anzi la impoverisce”. Borrelli, che è componente della commissione regionale alla Sanità, si è rivolto alle Autorità giudiziarie.

“Chiediamo che queste persone vengano denunciate – ha continuato il consigliere regionale – per avere danneggiato il pronto soccorso e per aver messo in pericolo la sicurezza di un’area Covid. Devono anche essere messe forzatamente in quarantena dato che una volta fuggiti dall’ospedale sono diventati un pericolo, dei potenziali portatori del virus. Questa gente che pensa di vivere al di sopra della legge si dimostra sempre più pericolosa e violenta. C’è un solo posto dove i criminali devono stare ed è la galera.

Se un solo paziente di Covid-19 ricoverato in ospedale morirà o qualcuno tra i cittadini o il personale medico rimarrà infettato la colpa sarà solo di questi delinquenti che sono anche dei veri e propri untori”. Borrelli ha espresso solidarietà al personale dell'ospedale.

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