Emergono le prime testimonianze dopo l'incidente avvenuto nella stazione ferroviaria di Brandizzo, dove poco prima della mezzanotte un treno ha travolto e ucciso cinque operai che erano al lavoro sui binari. "Abbiamo sentito un grande botto, ma non gli abbiamo dato peso, abbiamo continuato a chiacchierare". A dirlo sono stati alcuni ragazzi, tra i 16 e i 17 anni, che la notte scorsa stavano passando la serata ai giardini nelle vicinanze della ferrovia. "Soltanto più tardi, quando abbiamo visto che arrivavano vigili del fuoco e ambulanze - hanno aggiunto gli adolescenti - siamo andati in stazione e abbiamo iniziato a capire ciò che era accaduto".
Nessun fischio, solo un boato
Anche un'abitante del luogo ha riferito di aver avvertito un forte rumore. "Noi abbiamo sentito un boato - ha spiegato alle forze dell'ordine Laura, una brandizzese che abita lungo la ferrovia - nient'altro. Il treno non ha fischiato, niente di niente". La donna ha aggiunto: "Mio marito mi ha chiesto se fosse normale. In un primo momento ho addirittura pensato a un cedimento del sottopasso. Siamo usciti in giardino ma abbiamo visto i lampeggianti intorno all'una. Non avendo sentito le sirene non pensavamo a una tragedia del genere".
L'indagine della procura
Intanto, gli inquirenti sono al lavoro per capire le cause dell'incidente. La procura di Ivrea ha avviato un'indagine. Nel fascicolo si ipotizzano i reati di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo, tutto ancora a carico di ignoti. Sono stati sequestrati diversi documenti e sentite diverse persone, in primis i due macchinisti che erano alla guida del treno e che sono stati trasportati all'ospedale di Chivasso dopo l'impatto, anche per verificare il loro stato di salute. Sul tavolo diversi punti oscuri di un incidente al momento inspiegabile. La linea infatti avrebbe dovuto essere chiusa, analisi saranno effettuate anche sul convoglio che ha investito e ucciso gli operai che era previsto passasse a quell'ora, un passaggio però non visibile sugli orari pubblici, poichè il convoglio viaggiava senza passeggeri. Da verificare anche quando avrebbero dovuto cominciare i lavori e quanti ne erano a conoscenza.
L'eccessiva velocità
Sotto la lente d'ingrandimento delle forze dell'ordine c'è l'eccessiva velocità con cui procedeva il treno. Non si comprende perché il convoglio viaggiasse ad almeno 100 chilometri all'ora. Si valuteranno i documenti e i fonogrammi trasmessi telefonicamente e trascritti su moduli cartacei. Saranno fatte verifiche approfondite sulle comunicazioni tra chi guidava il treno e coloro che erano di turno alla stazione. Fino a questo momento l'indagine ha permesso di scoprire che il convoglio con undici vagoni passeggeri vuoti ha travolto gli operai poco dopo la mezzanotte uccidendo cinque lavoratori. Solo in due si sono salvati poiché erano a pochi metri dall'impatto.
La certificazione scaduta
É emerso anche che la certificazione relativa alla sicurezza sul lavoro mostrata sul sito di Sigifer, l’azienda appaltatrice di Rfi, è scaduta il 27 luglio scorso. Una prima certificazione "UNI ISO 45001:2018" è la numero 29442 rilasciata da una società appartenente alla Cisq, e ha una ultima emissione il 28 luglio del 2020 e una scadenza il 27 luglio 2023. Un secondo certificato, il numero "IT-119334", ha eguali date di ultima emissione e di scadenza.
Decisivi i filmati della videosorveglianza
Ulteriori elementi, probabilmente decisivi per comprendere la dinamica dell'incidente, dovrebbero scaturire dall'analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza che puntavano anche il binario 1, proprio dove è avvenuto l’impatto. Risulta in ogni caso evidente che c'è stato un errore di comunicazione, una leggerezza decisiva che è costata la vita a cinque lavoratori.
Domani sciopero di quattro ore
Alcune sigle sindacali hanno proclamato uno sciopero per domani, primo settembre.
I dipendenti di Rete ferroviaria italiana addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione incroceranno le braccia le ultime quattro ore della prestazione giornaliera del 1° settembre e del turno notturno tra il 31 agosto e il 1° settembre. Nel corso della protesta sindacale, saranno garantite tutte le attività di pronto intervento in caso di guasti e criticità sulla rete ferroviaria, assicurano da Fs.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.