Era accusato di abusi su una bambina di 11 anni, affetta da deficit psichico. L'uomo, un 63enne pavese, è stato condannato dal Tribunale a 10 anni di carcere a conclusione del processo di primo grado celebrato dai giudici di Pavia. La pena inflitta è superiore di un anno rispetto alla richiesta formulata dal pubblico ministero. L'imputato è in carcere dall'agosto dello scorso anno, quando era stato arrestato in seguito all'indagine sulla vicenda.
Gli abusi di cui è accusato sarebbero avvenuti in un parco pubblico. L'uomo è un amico di famiglia dei genitori della bimba. Determinanti, ai fini dell'inchiesta e della condanna emessa, sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Inoltre sono stati decisivi anche alcuni riscontri scientifici: sembrerebbe infatti che a incastrare il 63enne siano state alcune tracce di Dna sui vestiti della ragazzina, i video delle telecamere installate in zona e diversi messaggi trovati sul cellulare dell'uomo.
L'orco amico del padre
Così l’orco amico di famiglia, vicino all’ambiente lavorativo del padre, è stato individuato e arrestato. Durante il processo i giudici hanno chiarito anche i dettagli circa le modalità in cui è avvenuto l'incontro tra il 63enne e l'11enne. Sembrerebbe però che ci siano stati alcuni messaggi che hanno aggravato la posizione dell'indagato. Gli stessi messaggi che sono stati acquisiti dalla Procura di Pavia durante l’inchiesta.
Le prove raccolte dalla Procura di Pavia
Agli sms si sono quindi aggiunte le tracce di Dna trovate sugli abiti della vittima e le immagini delle telecamere di sicurezza installate nella zona dove sarebbe avvenuta la molestia. A questo punto proprio i video hanno permesso agli investigatori di ricostruire la dinamica dell'abuso e presentarla ai giudici che hanno avvalorato il racconto della vittima. La ragazzina avrebbe ricostruito quanto vissuto durante un'audizione protetta avvenuta chiaramente in presenza di uno psicologo.
Il giudice per le indagini preliminari di Pavia aveva emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 63enne e successivamente è arrivato il rinvio a giudizio. L'uomo, che è incensurato, si è presentato davanti al giudice lo scorso 8 giugno ed ora è stato condannato a 10 anni di carcere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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