Il ministero della Salute e i supermercati Esselunga hanno diramato nelle scorse ore un avviso di richiamo in via precauzionale relativamente ad alcuni lotti di vongole lupino, una varietà di medie dimensioni diffusa in particolar modo nelle acque del Mare Adriatico: il motivo alla base dell'allerta alimentare è un rischio microbiologico dovuto alla presenza, oltre i parametri di sicurezza, del batterio Escherichia Coli.
I lotti ritirati
Secondo quanto riportato nel documento di richiamo caricato sul portale del dicastero, si tratta di vongole lupino che vengono vendute in confezioni a rete del peso di 1 chilogrammo cadauna e risultano prodotte dal "Consorzio Pescatori di Goro Società Cooperativa OP" all'interno dello stabilimento sito in via dell’Industria 18 a Goro, in provincia di Ferrara, individuabile col marchio di identificazione CE IT 5 CDM.
Le vongole, che per legge devono essere vive alla vendita e andrebbero consumate entro 24 ore dall'acquisto, possono essere identificate dai consumatori grazie ai numeri di lotto a rischio microbiologico indicati dal produttore, vale a dire 438879, 438952, 438881, 438940 e 438955. La raccomandazione, come avviene sempre in casi del genere, è ovviamente quella di non consumare il prodotto alimentare a scopo precauzionale e di restituirlo allo stesso punto vendita presso il quale è stato effettuato l'acquisto per ottenere la sostituzione delle vongole lupino o eventualmente il rimborso. Nel caso in cui si volessero ottenere chiarimenti e ulteriori informazioni è possibile contattare il Consorzio Pescatori di Goro all'indirizzo email info@copego.it indicato nell'avviso di richiamo.
I pericoli per la salute umana
I rischi della presenza di Escherichia Coli in un alimento possono variare a seconda del ceppo del batterio e della gravità dell'infezione. Ovviamente a essere più a rischio sono i bambini, gli anziani e in genere le persone con delle problematiche al sistema immunitario. Il periodo di incubazione è in genere compreso tra i 2 e i 5 giorni, dopo i quali iniziano a manifestarsi chiari sintomi di tossinfezione: si va dalla diarrea, che nei casi più gravi può presentare tracce di sangue, ai crampi addominali, più o meno intensi, fino ad arrivare a forti nausee e vomito, malessere e debolezza diffusi e febbre.
A questi sintomi, tenuti sotto controllo con terapie antibiotiche e fermenti, si
aggiungono nei casi più gravi delle complicazioni. Tra queste una delle più pericolose è la sindrome emolitico-uremica (UHS), che può portare a insufficienza renale e, pur se in casi molto rari, anche al decesso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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