Il bagno nel resort di lusso poi le manette: così è stato catturato il boss Nicola Rullo

Si attende solo l'autorizzazione per l'estradizione. Insieme a lui c'erano anche la moglie, la figlia e il genero

Il bagno nel resort di lusso poi le manette: così è stato catturato il boss Nicola Rullo
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Avrebbe voluto festeggiare il Capodanno circondato da amici e familiari in un resort di lusso in Spagna, ora dovrà assistere all'arrivo del 2024 da dietro le sbarre di un carcere: Nicola Rullo, ritenuto reggente del clan camorrista Contini nonché membro di spicco della "Alleanza di Secondigliano", è stato infatti tratto in arresto dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Napoli, che hanno operato sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia (pubblici ministeri Varone e Converso).

I militari hanno fatto scattare le manette ai suoi polsi mentre stava conversando con altri due uomini a bordo piscina: questi ultimi, ritenuti dagli inquirenti anch'essi legati al clan Contini, non sono stati per il momento né arrestati né denunciati.

Ritenuto uomo di fiducia del capoclan Edoardo Contrini detto "O'romano", Rullo stava soggiornando all'interno della struttura alberghiera di lusso "El Plantio Golf Resort" di Alicante almeno dallo scorso 15 dicembre, e con lui si trovavano anche i familiari, nello specifico la moglie, la figlia, il genero e la nipote. Stando a quanto riferito dagli inquirenti, per Natale avrebbe ricevuto maglioni di cachemire e camice di gran pregio.

Rullo ha iniziato la sua scalata nel mondo della Camorra fin da giovane, collezionando una lunga serie di arresti specie per reati di natura associativa che hanno comportato l'accumulo di pene detentive complessive per un tempo superiore ai 19 anni. Il 53enne aveva finito di scontare le sue condanne lo scorso 3 luglio del 2023. Poco più di due mesi dopo, per la precisione il 26 settembre, la Procura generale della Repubblica di Napoli aveva stabilito una rideterminazione delle pene, provvedendo a emanare un nuovo provvedimento ai danni di Rullo. Provvedimento al quale, tuttavia, lo stesso si era sottratto, sparendo nel nulla.

Da allora gli inquirenti erano sulle sue tracce. I primi segnali erano arrivati dallo scorso 15 dicembre, quando i carabinieri avevano rilevato e segnalato alla Dda che la moglie del latitante Maria Starita, la figlia della coppia Immacolata Rullo e il marito di quest'ultima Ciro Carrino, avevano dismesso quasi simultaneamente le rispettive utenze cellulari. L'isolamento comunicativo aveva fatto nascere il sospetto che i parenti del 53enne si fossero spostati al di fuori del napoletano o addirittura all'estero per ricongiungersi con il proprio familiare in occasione del periodo delle festività natalizie.

L'arresto è stato possibile grazie alle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli, i quali hanno attivato l'unità Udyco Central della polizia spagnola attraverso il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ottenendo così un prezioso supporto nell'individuazione di Rullo. Si attende ora l'autorizzazione all'estradizione.

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