
Attorno alle 3.30 del mattino di lunedì 24 febbraio un incendio ha distrutto le volanti nel cortile interno del commissariato di Albano, sede anche del locale distaccamento di Polizia stradale. Le cause sono ancora da accertare ma il dubbio che possa essere doloso è alto. Oltre alle vetture dello Stato, a essere state distrutte sono state anche alcune vetture private dei poliziotti che erano presenti all'interno, per un totale di oltre 15 auto andate perse. Sul posto anche la polizia scientifica per i rilievi. Secondo quanto apprende LaPresse, il punto d'innesco dell'incendio si troverebbe sotto un'automobile. Per motivi di sicurezza sono stati evacuati anche gli stabili circostanti e sono ora in corso le analisi delle telecamee di sorveglianza della zona per individuare eventuali responsabili ripresi nelle immagini.
I sindacati di categoria sono ora sulle barricate e mettono in relazione quanto accaduto ad Albano con quanto accaduto a Castel Gandolfo solo pochi giorni fa, quando a essere oggetto di un attacco incendiario è stata una caserma dei Carabinieri. Le due località sono contigue, le distanze sono ridotte e viste anche le modalità in cui sono avvenuti gli incendi, il dubbio che possano essrci dei collegamenti è lecito. Valter Mazzetti, segretario generale del sindacato Fsp Polizia di Stato, sottolinea in una nota che il fatto è grave di per sé ma "è ancor più grave che, considerato il ripetersi di circostanze praticamente identiche all’attacco sferrato al comando dei Carabinieri di Castel Gandolfo pochi giorni fa, il gravissimo fatto di cronaca attesta un terribile clima di violenza che sfocia in aggressioni con ogni probabilità preordinate e ben organizzate".
Mazzetti mette in evidenza che questi sono chiari attacchi contro lo Stato e, spiega, "le indagini dovranno far luce su questi episodi che, ben lungi dall’essere gesti di qualche balordo, avrebbero entrambi potuto avere conseguenze drammatiche". Massimo Nisida, segretario Fsp Roma, ha sottolineato che il fuoco "ha aggredito la facciata dell’edificio che completa il complesso, bruciando completamente le tapparelle con gravissimo rischio ulteriore poiché lì è alloggiato del personale. Segni evidenti dell’incendio, poi, sono anche sulla palazzina accanto dove vivono civili, che è stata evacuata a causa del fumo". Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), in una nota, rileva che "si tratta di veri e propri atti intimidatori che non lasciano presagire nulla di buono e che vedono nel mirino servitori dello Stato. Serve una risposta pronta e decisa a tutela di chi garantisce la sicurezza dei cittadini".
Solidarietà è stata espressa dal Sindacato Autonomo di Polizia e, "se venisse accertato che si è trattato di atti intimidatori ci aspetteremmo una risposta molto decisa".
Nella sua nota, il segretario generale del Siap, Giuseppe Tiani, ribadisce che la situazione è intollerabile che "necessita di una pronta e inflessibile risposta" e agli agenti "va la nostra totale e incondizionata solidarietà, devono essere supportati da decisi interventi di tutti gli organismi istituzionali senza se e senza ma".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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