"Basta caos nel centro storico". A Napoli i cittadini in piazza contro la movida

Il corteo contro la movida è partito da piazza del Gesù e si è concluso in piazza Bellini

"Basta caos nel centro storico". A Napoli i cittadini in piazza contro la movida

“La passeggiata per la vivibilità”. Così i residenti del centro storico di Napoli hanno chiamato il corteo contro la movida. La manifestazione, partita da piazza del Gesù, fa esplodere le proteste contro la movida fracassona, annoso problema delle città italiane.

Le proteste

Le potreste contro la movida selvaggia arrivano da Napoli. Un corte partito da piazza del Gesù, passato per via Domenico Capitelli, via Cisterna dell’Olio, via Domenico Capitelli, via Benedetto Croce, via San Sebastiano, via Port’Alba, piazza Dante, via Bellini, via Conte di Ruovo, via Costantinopoli, per concludersi in presidio a Piazza Bellini. Un percorso lungo che dà l’idea dell’importanza della protesta. In prima fila il consigliere comunale di maggioranza Gennaro Esposito: "La passeggiata della dignità nasce dalla necessità di tanti cittadini dei quartieri afflitti dalla gentrificazione, dovuta alla eccessiva proliferazione di attività di somministrazione, di far comprendere, innanzitutto agli esercenti che, ai piani superiori delle loro attività, vivono interi nuclei famigliari".

Le richieste dei residenti del centro storico sono chiare e nette: maggiore vivibilità, sicurezza, rispetto del diritto all’abitazione e alla quiete diurna e notturna. Nulla di nuovo e niente di particolarmente elaborato. Le richieste legittime dei residenti sono le stesse che si possono leggere sui loro cartelli. "I cittadini non sono fantasmi", oppure "stiamo manifestando per far capire agli esercenti e agli avventori che in questi palazzi vivono famiglie che non dormono" o ancora "ci dicono di cambiare case, siate civili voi"

Momenti di tensione

Una protesta civile ma al contempo molto incisiva. Una battaglia che i residenti stanno conducendo con i comitati cittadini di Roma, Firenze, Caserta e Catania. Il Mattino dà conto di chi ha deciso di prendere il treno per partecipare alla protesta, come Giovanni Imbucci: "Sono nato a Mezzocannone e venire oggi a Napoli è stato un atto d’amore per la mia città". Un’altra residente, Nunzia Ferro, di largo Bianchi coglie il punto della situazione e aggiunge: "Riposare è diventato impossibile".

Su Facebook il Comitato vivibilità cittadina scrive: "È stata una bella prova di partecipazione, siamo riuscirti a dimostare che amiamo la nostra città e che non intendiamo cedere di un passo.

Intendiamo continuare a vivere la città con la dignità che ci spetta di diritto e ci opponiamo a questa deriva mossa solo dalla brama di fare soldi sulle spalle degli abitanti". Non sono mancati anche momenti di tensione con gli esercenti, per esempio a vico Quercia e vicino a Piazza Bellini.

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