
Niente presentazione del libro di Sinwar alla Sapienza. Dopo le molte reazioni sbalordite e indignate è stato cancellato dalla stessa facoltà l’incredibile evento in programma a Roma il 5 marzo (il Giornale ne ha parlato ieri) sul leader di Hamas. "La decisione - hanno fatto sapere in serata i vertici di Fisica - è motivata dal fatto che l’evento pubblicizzato differisce profondamente, in quanto a organizzatori, contenuti e locandina, da quanto autorizzato".
Era stata formalmente approvata, dunque, la presentazione. E solo oggi - tardivamente - è stata revocata, ufficialmente per le modalità con cui era stata concepita o resa nota dagli organizzatori, gli attivisti del Movimento degli Studenti palestinesi in Italia. Decisive ovviamente le reazioni che sono arrivate, dall’Unione delle Comunità ebraiche ai politici che in modo trasversale (o quasi) si sono opposti, da Fdi alla "Sinistra per Israele".
Pareva impossibile, in effetti, che nella più importante università italiana, la più grande d’Europa, la più antica della capitale, potesse essere ospitata una manifestazione dedicata al sanguinario leader di Hamas, ideatore dei massacri del 7 ottobre, pareva incredibile che si potesse parlare del suo libro, "Le Spine e il Garofano", con toni letterari, descrivendolo come "un best seller" "accolto con entusiasmo nel mondo arabo, per la sua autenticità e la profondità della sua analisi". Colpiva, inoltre, il fatto che l’ateneo fosse lo stesso che, nel 2008, aveva tolto la parola a Joseph Ratzinger (Papa, ma anche eminente intellettuale) per l’inaugurazione dell’anno accademico. Se non fosse stato per la notizia, e le reazioni, invece l’ormai defunto Sinwar - è stato ucciso a Gaza - sarebbe stato invece accolto alla Sapienza con considerazione e accenti ammirati.
"Sconcertante - ha dichiarato il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli - Quanto annunciato dal Movimento degli studenti palestinesi e reso noto da un articolo del Giornale è semplicemente indegno. E non è la prima volta che sedicenti pacifisti elogiano questo genere di criminali mettendoli in cattedra come fossero degli eroi. La sinistra istituzionale spesso e volentieri ha strizzato l’occhio a questo genere di iniziative".
E "sconcertante" è lo stesso aggettivo usato dalla Sinistra per Israele, associazione vicina all’ala più riformista del Pd. "Le università italiane - si legge nella presa di posizione odierna - non possono diventare luogo in cui si celebra la mente che ha progettato e realizzato la strage del 7 ottobre, la più sanguinosa dalla Shoah, e che ha ideato decine di altri attentati contro i civili israeliani. Rivolgiamo un appello alla Sapienza affinché non consenta che un luogo del sapere diventi teatro di apologia del terrorismo e odio per gli ebrei e chiediamo al mondo accademico di alzare le difese di fronte a questi tentativi".
"Vergognoso l'appuntamento fissato per il 5 marzo prossimo nella facoltà di Fisica dell'università La Sapienza - ha detto Ester Mieli di Fdi - È indegno che la più grande università italiana ed europea celebri un violento terrorista".
E anche la presidente dell’Ucei Noemi Di Segni ha chiesto uno stop all’evento.
"Un’iniziativa pericolosa - ha detto, parlando con Adnkronos - paragonabile all’apologia del fascismo e incitamento a commettere reato, non solo all'odio ma proprio alla matrice di terrorismo organizzato". "Non è 'solo' 'From the river to the sea' - ha osservato - ma una chiara matrice di sostegno al terrorismo. Speriamo - conclude Di Segni - che la Sapienza come spazio pubblico trovi il modo di bloccare l’iniziativa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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