Caso Satnam Singh, la difesa del datore di lavoro rinuncia al riesame

La difesa di Antonio Lovato ha rinunciato all'udienza per il riesame, c'è la volontà di risarcire i familiari del bracciante morto a seguito di un incidente sul posto di lavoro

Caso Satnam Singh, la difesa del datore di lavoro rinuncia al riesame
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Si torna a parlare del caso di Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni che lo scorso 19 giugno ha perso la vita a seguito di un grave incidente sul posto di lavoro, a Latina. Trascorso un mese esatto dalla tragedia, arriva oggi la notizia che la difesa di Antonio Lovato, titolare dell'azienda agricola in cui lavorava Singh, ha deciso di rinunciare al riesame. A quanto pare, infatti, ci sarebbe la volontà di risarcire la famiglia del lavoratore.

Le dichiarazioni dei difensori

Era fissata per la mattinata di oggi, venerdì 19 luglio, l'udienza presso il tribunale della libertà di Roma che avrebbe visto al banco Antonio Lovato, finito dietro le sbarre con l'accusa di omicidio colposo. Gli avvocati Mario Antinucci, Stefano Perotti e Valerio Righi (il primo del foro di Roma, gli altri di Latina) hanno però fatto sapere che il loro assistito ha rinunciato all'udienza davanti al Riesame. Non saranno inoltre richiesti gli arresti domiciliari. "Il pesante clima di gogna mediatico – giudiziaria a livello nazionale ha senza dubbio aumentato i già menzionati fattori di rischio per il detenuto anche all'esterno del trattamento inframurario, addirittura in misura prevalente per il concreto rischio di ritorsioni nell'ipotesi di annullamento o riforma dell'ordinanza custodiale, nonché nei confronti dei familiari del signor Antonello Lovato quali possibili obiettivi di fenomeni di violenza comune", hanno dichiarato i legali, come riportato dalle agenzie di stampa. Riscontrati, in ogni caso, anche "i fattori di grave rischio per le condizioni di salute e la sicurezza dell'imputato all'interno della Casa circondariale di Frosinone".

La difesa di Antonio Lovato ha inoltre presentato richiesta per interloquire con il procuratore della Repubblica di Latina Giuseppe De Falco e il pm Marina Marra per discutere in merito al preoccupante allarme sociale mediatico – giudiziario del caso che vede al centro il loro assistito. Il timore è che possano manifestarsi seri problemi di violenza. Infine, pare ci sia la volontà di aprire "un libretto di deposito giudiziario per il risarcimento del danno dei familiari della vittima, il signor Satnam Singh".

La tragedia sul lavoro

La storia di Satnam Singh ha creato grande agitazione, scatenando una reazione forte. Secondo la ricostruzione, lo scorso 17 giugno il 31enne indiano stava lavorando in un terreno agricolo di Borgo Santa Maria (Latina) quando si è verificato il terribile incidente. Il macchinario presso cui stava operando gli ha tranciato il braccio destro, dopo averlo intrappolato. Sempre stando all'accusa, Singh non avrebbe ricevuto soccorso adeguato.

Sarebbe stato riaccompagnato a casa e lì abbandonato.

Solo dopo sarebbero stati contattati i soccorsi. Trasferito via elisoccorso all'ospedale San Camillo di Roma, l'uomo è poi deceduto il 19 giugno, dopo due giorni di agonia.

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