L'Etna erutta ancora: pioggia di cenere sull'aeroporto di Catania, sospesi tutti i voli

Aeroporto di Catania chiuso e pioggia di cenere e lapilli sulla città: il centro etneo si è svegliato nuovamente paralizzato dall'eruzione vulcanica

Fonte: Claudio Fazio /EtnaWay
Fonte: Claudio Fazio /EtnaWay
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Una nuova eruzione dell'Etna, in Sicilia, sta causando ancora disagi ai cittadini e alle migliaia di turisti che si trovano, o vorrebbero arrivare, in città. Sulla città, da questa mattina, sta piovendo copiosamente cenere insieme a piccoli lapilli, che ancora una volta ricoprono strade e balconi delle abitazioni. In cima al vulcano, l'Osservario etneo dell'Ingv ha registrato una fontana di lava con forte emissione di cenere in corso. L'altezza della nube vulcanica è di circa 8 chilometri e sta avendo uno spostamento verso sud-sud-est.

Proprio a causa di questa nuova attività vulcanica l'Unità di crisi ha disposto la chiusura dei settori B2 e B3 con la sospensione di tutti i voli in arrivo e in partenza dall'aeroporto Fontanarossa di Catania. Tutti i voli che si stavano approcciando alla pista quando l'aeroporto è stato chiuso, o che erano comunque già in volo, sono stati dirottati verso l'aeroporto di Comiso, in provincia di Ragusa, oppure verso quello di Palermo e verso quello di Trapani. Tutti gli altri sono stati fermati negli aeroporti di partenza e verranno autorizzati al decollo solo quando terminrà l'evento.

Sono innumerevoli le testimonianze che arrivano da Catania, sia da parte dei residenti, alle prese con disagi ai quali sono ormai abituati e con i quali hanno imparato a convivere, sia da parte dei turisti. Diversi voli che viaggiano in direzione di Catania, a bordo dei quali si trovano principalmente turisti desiderosi di iniziare le proprie vacanze in Sicilia, vengono spostasti sul più vicino aeroporto militare, che è quello di Comiso, con conseguenti disagi per raggiungere poi la destinazione finale.

Le compagnie stanno predisponendo gli autobus per gli spostamenti, ove disponibili, ma le difficoltà sono tante. Il fenomeno, come spiegato dall'Ingv, si è evoluto a partire dalle 04.08 del mattino di martedì 23 luglio con l'eruzione di una "spettacolare" fontana di lava dal cratere Voragine.

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