Breuil-Cervinia, frazione del Comune di Valtournenche, tornerà a chiamarsi con questo nome, anziché Le Breuil, denominazione che era stata scelta nel 2023. Dopo più di un anno di polemiche e rimbrotti, la giunta regionale della Valle d'Aosta ha deciso di fare ritorno al toponimo originario.
La disposizione è arrivata su proposta del Consiglio comunale di Valtournenche, che ha deciso di prendere provvedimenti dopo la bufera che si era scatenata a seguito della decisione di passare al nome Le Breuil, nel dicembre del 2023. In quell'occasione furono tantissimi gli scontenti, tanto che la vicenda divenne un caso nazionale.
Breuil-Cervinia è una frazione del comune italiano di Valtournenche, situato in Valle d'Aosta, e si trova a 2050 di quota, alle falde del monte Cervino. Si tratta di una meta turistica molto frequentata, specialmente in inverno. Il nome Breuil è di derivazione francese, e significa "pianoro paludoso di montagna". Cervinia, invece, è un chiaro riferimento al monte Cervino, e venne scelto in epoca fascista.
Il caso è scoppiato nel 2023, quando il nome della frazione è stato modificato con un decreto del presidente regionale. Breuil-Cervinia è diventato solo Le Breuil. Una scelta che è stata a lungo discussa e osteggiata. Non sono mancate le polemiche. Se da un lato molte associazioni culturali avrebbero chiesto di mantenere il solo nome Le Breuil, le polemiche di livello nazionale hanno portato l'amministrazione comunale a chiedere un ripensamento alla Regione.
Alla fine ha vinto la seconda soluzione. Si torna al nome originale Breuil-Cervinia. Secondo il presidente della Regione Renzo Testolin, la scelta di ripristinare entrambi in nomi "consente di conciliare l'identità originaria del luogo e l'evoluzione economica e turistica dello stesso".
"Il toponimo Breuil-Cervinia è utilizzato da circa 50 anni per promuovere la località ed è indicato su tutte le pubblicità e informazioni turistiche.
In ambito turistico è conosciuto a livello mondiale e rappresenta un richiamo non solo per il Comune di Valtournenche ma per l'intera Valle d'Aosta", si legge nelle motivazioni del Comune, riportate da Tgcom24.Si attende ora l'ufficialità mediante decreto del presidente della Regione Renzo Testolin.
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