"Chi non ha il biglietto... viaggia gratis". Il tiktoker marocchino deride in giro i controllori

Si definisce il “capo dei treni in Italia” e incentiva i suoi connazionali a non acquistare il titolo di viaggio. Il suo profilo conta più di 40mila follower che sostengono i suoi sfottò

"Chi non ha il biglietto... viaggia gratis". Il tiktoker marocchino deride in giro i controllori
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Si tuffa nelle fontane pubbliche, fa il bagno in piscine gonfiabili montate a bordo dei treni, gira con il monopattino elettrico tra i passeggeri e incentiva i suoi connazionali "maranza", così lui li ha definiti, a non acquistare il biglietto. Stiamo parlando del tiktoker Zangalewa che nella sua biografia social si autoproclama il "capo dei treni in Italia". In uno degli ultimi contenuti pubblicati l’utente annuncia che chi non ha il biglietto può viaggiare gratis sulle ferrovie italiane.

L’ultima follia TikTok

Nel video un connazionale del tiktoker afferma di non avere il biglietto e Zangalewa risponde dicendo che la “nuova legge del capo dei treni” consente di spostarsi senza acquistare il titolo di viaggio, non contento della trasgressione il ragazzo incentiva poi il passeggero ad appoggiare i piedi sul sedie di fronte a lui. Il giovane evidentemente ignora il fatto che viaggiare senza ticket comporti un’evasione tariffaria. Non è il primo episodio in cui il soggetto in questione sponsorizza una pratica scorretta sia nei confronti dei dipendenti delle ferrovie che in quelle dei cittadini onesti che pagano il biglietto. Questa è una delle tante situazioni in cui il ruolo dei controllori viene schernito, a volte i dipendenti sono addirittura costretti a subire violenze fisiche e verbali proprio perché alcuni viaggiatori non sono in possesso del titolo di viaggio e non sono intenzionati ad acquistarlo pretendendo così di effettuare gratuitamente la corsa.

Le sanzioni per chi non paga

In Italia il tasso di evasione sui biglietti del treno si aggira intorno al 5% ovvero circa 70 milioni di euro di mancanti. Le cifre da pagare nel caso in cui non si fosse in possesso del titolo di viaggio a bordo ammontano a 50 euro se la sanzione viene subito saldata al controllore o entro tre giorni in biglietteria, aumenta a 100 euro se il pagamento avviene entro quindici giorni e cresce fino a 200 euro se la cifra da versare supera i quindici giorni. Dal punto di vista legale in queste casistiche si rischia una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Questo accade quando il passeggero si rifiuta di dare le proprie generalità e di scendere dal convoglio. In questi casi, i ferrovieri bloccano il treno in attesa dell’arrivo della Polizia ferroviaria, chiamata per identificare il viaggiatore abusivo.

Da questo momento tutti i disguidi e ritardi del viaggio vengono imputati a chi ha ostacolato il funzionamento regolare del servizio di trasporto pubblico. In Germania la pena per chi non paga il biglietto è ancora più severa. Infatti al terzo richiamo senza essere in possesso di biglietto si rischia di dover scontare fino ad un anno di carcere.

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