Un Esercito sempre all’avanguardia: più ingegneri per l’Accademia militare di Modena

Con il nuovo concorso venti posti in più dedicati a questa specializzazione. I futuri ingegneri si occuperanno di cyber sicurezza, ricerca, sperimentazione, sviluppo

Un Esercito sempre all’avanguardia: più ingegneri per l’Accademia militare di Modena
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La guerra è profondamente cambiata e l’Esercito non può che mutare a sua volta. Lo richiedono i tempi. E lo richiedono le necessità. È la tecnologia a dominare. L’intelligenza artificiale è ovunque: nei nostri telefoni, nei nostri computer e pure sui campi di battaglia. Il presidente americano sogna di conquistare Marte perché lo spazio è già il dominio di oggi e lo sarà ancora di più domani. “L'innovazione è un elemento fondamentale per l'Esercito e per le forze armate”, spiega a il Giornale il Maggiore Salvatore Pellino. “Mi riallaccio alla figura di responsabile per l'innovazione che ricopro, una figura da poco introdotta dalla Forza armata con l'intento di promuovere una cultura di partecipazione diffusa che favorisca e sostenga l'innovazione in tutte le sue declinazioni. Innovazione per modernizzare lo strumento militare terrestre, le procedure organizzative e gestionali nell'ambito della forza armata. Ma anche innovazione relativa all'introduzione delle nuove tecnologie necessarie all'esercito per restare competitivo e competente nel panorama internazionale. Tutto ciò è di primaria importanza, soprattutto per il ruolo che l’Italia ha con la Nato e l'Unione europea”.

L'innovazione oggi si riflette anche nel reclutamento del personale, che è la componente fondamentale dell’Esercito insieme ai materiali, alla tecnologia e al sistema di valori che la caratterizzano. “Bisogna reclutare sempre di più figure che saranno esperte e che saranno in grado di implementare le suddette tecnologie nelle forze armate”, spiega il maggiore Pellino. Non è un caso che l'attuale concorso per il reclutamento di 171 allievi per la frequentazione dei corsi dell'Accademia militare di Modena, veda venti posti in più disponibili a favore di percorsi di ingegneria e quindi affini all’aspetto tecnologico. “Parliamo dell'istituto più antico al mondo - racconta con un certo orgoglio il maggiore - per la formazione degli ufficiali, ossia i futuri comandanti dell'Esercito italiano”. Le domande per il concorso sono aperte fino al 30 di gennaio ed è possibile iscriversi sul portale della Difesa. Possono partecipare ragazzi di età compresa tra i 17 e i 22 anni, con un diploma di istruzione di secondo grado (superiori). Durante l'iter concorsuale, che è molto impegnativo, si affrontano varie prove: ci sono preselezioni scritte con dei quesiti, poi prove fisiche, di corsa, forza, resistenza, quindi accertamenti psico-fisici e attitudinali per ciascun partecipante, una prova di italiano, una di inglese e una prova orale di matematica. A quel punto si viene ammessi al tirocinio in Accademia militare, orientativamente nel settembre 2025, al termine del quale vengono definiti i vincitori del concorso.

Salvatore Pellino
Il maggiore Salvatore Pellino

“La novità di quest'anno – prosegue Pellino – è data dal numero di posti riservati all'arma trasporto materiali e di ingegneri, circa 51, il 30% di quelli disponibili: sono coloro che andranno a studiare ingegneria presso l'università di Modena e Reggio Emilia. L'ingegneria, tra l'altro, è il prerequisito per maneggiare le tecnologie di oggi. I futuri ingegneri si occuperanno di cyber sicurezza, ricerca, sperimentazione, sviluppo, e saranno quindi delle figure tecniche che fungeranno da collegamento con tutto quello che riguarda il mondo delle industrie della Difesa. Alcuni di loro potranno poi essere impiegati nell'aviazione dell'esercito nel ruolo di specialisti, che consiste nel diventare tecnico di aeromobili ad ala fissa e rotante.

Chi sarà impiegato nell'arma dei trasporti e materiali diventerà invece un comandante di uomini e donne esperto di logistica, capace di ottimizzare i processi tipici di una supply chain militare per sostenere le forze terrestri, tutte le unità dell'esercito e le altre componenti. Per tutte queste attività serve infatti una formazione tecnica per operare sia nella logistica che nell'ambito ingegneristico”, conclude il maggiore.

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