"Fiero della sentenza che difende i migranti". Il vescovo di Catania sta con Apostolico

Monsignor Renna difende la toga rossa: "Bisogna rispettare la separazione dei poteri". Don Ciotti: "Brava la giudice, ha applicato il diritto europeo"

"Fiero della sentenza che difende i migranti". Il vescovo di Catania sta con Apostolico
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Giorni difficili per la giudice Iolanda Apostolico. Nella bufera per la partecipazione a una manifestazione al porto di Catania contro la polizia e a sostegno dei migranti bloccati sulla Diciotti nel 2018, la toga rossa ha aperto lo scontro con il governo dopo aver disapplicato il decreto Cutro, non convalidando il trattenimento di tre migranti nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Pozzallo. L'esecutivo si appresta a impugnare il provvedimento, ma la magistrata può contare sul sostegno del vescovo di Catania: "Sono orgoglioso che la sentenza che ha disapplicato il decreto Cutro sia stata pronunciata dal tribunale di Catania", le parole di monsignor Luigi Renna al Domani.

La sentenza parla chiaro, l'analisi del religioso:"Si legge di persone sfruttate per le loro caratteristiche fisiche o perseguitate dai parenti. Non sono motivazioni risibili. Non si scrivono sentenze per partito preso". Secondo il vescovo etneo, il governo dovrebbe rispettare la distinzione dei poteri e in un Paese democratico l'attacco frontale alla magistratura firmato dal premier Meloni e dal suo vice Salvini non dovrebbe verificarsi:"Bisogna mantenere i toni sereni. Forse qualcuno non ha letto bene la sentenza. Mi creda se chi ha avuto da ridire l'avesse realmente letta forse non l'avrebbe criticata così duramente".

Difendendo a spada tratta il provvedimento della giudice Apostolico, monsignor Renna ha puntato il dito contro la disinformazione e contro l'agitazione di determinate idee dal punto di vista politico. Il suo giudizio sui decreti dell'esecutivo è perentorio: "Bisognerebbe prima rendersi conto se questi decreti vadano contro i diritti garantiti dalla nostra Costituzione e quelli sanciti a livello europeo. Il governo fa decreti legge e solo dopo si rende conto se sono applicabili o meno, se una cauzione può essere pagata o no? Credo non sia questa la strada da seguire".

Il vescovo catanese non è l'unico religioso ad aver elogiato la Apostolico nelle ultime ore. Intervenuto dal palco della Cgil a piazza San Giovanni a Roma, don Luigi Ciotti non ha utilizzato troppi giri di parole:"Brava la giudice Apostolico: ha applicato la legge e il diritto europeo, e avete visto il massacro". Il fondatore di Libera ha aggiunto:"I principi della Costituzione sono stati traditi.

C’è stata una vera e propria prostituzione morale sul corpo sacro della nostra Costituzione e anche la Resistenza è stata, negli anni, svuotata di contenuto fino a diventare adattamento, non cambiamento. E allora io dico: ci sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un dovere morale, una responsabilità, un imperativo etico. Non possiamo tacere!".

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