L'ultimo commosso saluto a Matilde Lorenzi. Il lungo abbraccio della famiglia

Questa mattina, a Giaveno (Torino), nella Collegiata San Lorenzo, si sono tenute le esequie della sfortunata sciatrice. Presente anche il ministro dello Sport Andrea Abodi

L'ultimo commosso saluto a Matilde Lorenzi. Il lungo abbraccio della famiglia
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Si sono tenuti oggi, nella parrocchia di San Lorenzo a Giaveno (Torino), i funerali di Matilde Lorenzi, la sciatrice diciannovenne morta dopo un incidente su una pista in Val Senales, Alto Adige. Lutto cittadino nel paese che conta circa 17mila abitanti, dove sono state disposte le bandiere a mezz'asta nelle sedi comunali e si è osservato un minuto di silenzio alle ore 10.

Una folla enorme ha atteso questa mattina, 31 ottobre, davanti alla chiesa, l'arrivo del feretro. A Giaveno è arrivato anche il ministro per lo Sport Andrea Abodi, assieme ai vertici dell'Esercito (generale Salvatore Camporeale e il comandante delle truppe alpine, generale Michele Risi), di cui Matilde Lorenzi faceva parte. Vicino alla bara c'è il suo cappello da alpina. Papà Adolfo, mamma Elena e i fratelli Giosuè, Matteo e Lucrezia, si sono stretti in un lungo abbraccio sul sagrato assieme al fidanzato di Matilde, Federico. Vicino alla bara, ricoperta da rose rosse e bianche ci sono tutti i compagni e le compagne di squadra del centro sportivo dell'Esercito che hanno portato gli sci di Matilde.

"Hai voluto arrivare di fretta, il 15 novembre 2004, e lunedì hai deciso di andartene via di fretta. Ma io voglio solo ringraziarti, perchè io e papà abbiamo avuto la fortuna di essere stati scelti da te come genitori". A dirlo, tra le lacrime, Elena, la mamma di Matilde. "Eri riservata, ti aprivi con calma - ha detto - ci hai donato tantissimo. Te ne siamo grati. Devi continuare a sciare là dove sei. Ti adoro. Grazie Matilde".

"Da lunedì mi manca l'aria ma sono sicura che ci sarai sempre tu a guidarmi nelle mie scelte. Sono immensamente grata di averti avuto come sorella, Buona discesa libera, Matildina". Con la voce rotta dalla commozione, la sorella Titti ha salutato la sfortunata sciatrice. In prima fila, circondata dai familiari, anche Rosina, la nonna materna della giovane che tra le lacrime ripete"ci è stata portata via una meraviglia".

"Matilde ci ha chiamato a fare un duro lavoro, un lavoro che dovrà essere fatto da tutti insieme per questo busseremo a tutte le porta" ha dichiarato il papà Adolfo. "Il progetto che porterò avanti la manterrà in vita per tutti noi", ha aggiunto facendo riferimento alla raccolta fondi lanciata a ricordo della figlia per lo sviluppo di sistemi di sicurezza individuali per lo sci alpino.

Il progetto si chiama 'Matildina4safety'. Si tratta di una raccolta fondi per lo sviluppo di sistemi di sicurezza individuali per lo sci alpino, attraverso la ricerca di nuove tecnologie per alzare il livello di sicurezza degli atleti. Il piano prevede interventi mirati sui caschi e sui sistemi di protezione del collo e della testa, per diminuire traumi e impatti di torace, tronco, pancia (airbag) e di protezione antitaglio. I primi capitali raccolti serviranno per individuare aziende e stakeholders interessati per lo sviluppo di nuovi prototipi di sistemi di sicurezza. In una seconda fase, ci sarà l'assegnazione della produzione e commercializzazione delle attrezzature.

Fuori della chiesa dove si sono celbrati i funerali di Matilde, sono affissi dei manifesti. "Con il tuo contributo, possiamo percorrere una nuova strada, nel ricordo di Mati - si legge - il tuo passaparola farà la differenza".

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