Sembra uno scherzo ma qui c'è poco da scherzare e si rischia l'apertura di un importante caso diplomatico (se già non è in atto) tra Italia e Francia: la Corte dei Conti francese ha infatti fatto sapere che serve "la conferma dello status giuridico" della scalinata di Trinità dei Monti "necessaria per chiarire le responsabilità in termini di manutenzione e restauro". Non solo, ma viene aspramente criticata la gestione del nostro patrimonio immobiliare considerata "opaca e poco rigorosa".
Le accuse francesi
La meravigliosa opera che tutto il mondo ci invidia e che viene visitata e fotograta ogni giorno a Roma da centinaia di turisti è un capolavoro di Francesco De Sanctis, straordinario architetto dell'epoca tardo barocca e costruita tra il 1723 e il 1726. È vero, la costruzione avvenne con "fondi francesi e gestito fino alla fine dell’800 dai Pieux Etablissements" che oltre a Trinità dei Monti hanno finanziato altre opere ma che poi la gestione è sempre stata italiana: proprio questa viene definita addirittura sciatta e negligente. Ma i magistrati francesi non si sono fermati nei "complimenti" aggiungendo che ci sarebbero "conti bancari nascosti da tempo" oltre a "spese e investimenti effettuati senza una reale concorrenza".
Secondo i francesi, questa gestione ritenuta scriteriata andrebbe adesso rivista "sotto la diretta autorità dell'ambasciatore e del ministero" con una "azione correttiva urgente. Le modifiche al quadro giuridico e gestionale dei Pii stabilimenti non possono più essere rimandate". La Corte dei Conti d'oltraple, nel suo rapporto, insiste spiegando che "il patrimonio immobiliare e mobiliare dei Pii Stabilimenti, di notevole valore, non è conosciuto con precisione. Le scale della Trinità dei Monti, che collegano questa chiesa a piazza di Spagna, illustrano la complessità di una situazione che meriterebbe di essere chiarita".
Santanchè: "Ora esagerano"
La questione ha sollevato subito un polverone: tra i primi commenti c'è quello del ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che sui social ha scritto "cosa sarebbe la Francia senza l'Italia. Non possono fare a meno del nostro lusso, delle nostre opere, della nostra bellezza. Ma ora esagerano. Vogliono prendersi pure la scalinata di Trinità dei Monti".
Rampelli: "Viene da ridere"
"La Corte dei Conti francese ha fatto la ricognizione del patrimonio immobiliare di proprietà dello Stato francese a Roma. Un elenco nel quale rientrerebbe anche Trinità dei Monti, avocandone la proprietà. Viene da ridere", ha detto chiaramente Fabio Rampelli, vicepresidente alla Camera di Fratelli d'Italia. "Bene - ha aggiunto - manderemo esperti al Louvre per fare la ricognizione aggiornata dei beni sottratti all'Italia nel corso della storia, soprattutto quella del XIX Secolo o regalati da geni forse costretti a privarsi di rinomate opere d'arte che hanno reso il Louvre il museo più visitato al mondo. Le comiche".
Le parole di Sgarbi
La querelle di questa mattina ha continuato a tenere banco, ovviamente, anche nel corso di tutta la giornata. Non le ha mandate a dire nemmeno Vittorio Sgarbi: "I francesi vogliono la scalinata di Trinità dei Monti? Allora noi dobbiamo riappropriarci di tutti i quadri del Louvre che Napoleone ha portato via", ha spiegato con una provocazione ad AdnKronos. "Con questo tipo di esternazioni aprono una serie di questioni sospese che si possono usare come reazione. A quel punto non si finisce più. Ci vorrebbe sicuramente una trattativa per una manutenzione più rigorosa - ammette - e questo può essere uno stimolo".
Le parole del Sovrintendente
Dopo le esternazioni della Corte dei Conti è arrivata la replica anche del Sovrintendente capitolino ai Beni culturali, Claudio Parisi Presicce, il quale ha sottolineato che "la Scalinata è un luogo monumentale e di altissimo valore artistico ma è anche un passaggio pubblico ed è quindi senza discussioni parte integrante della capitale d'Italia". Su questa vicenda mi pare ci sia un pò di confusione ed è importante innanzitutto separare le valutazioni della Corte dei Conti francese nei confronti dell'amministrazione dei 'Pieux établissements de la France a Rom'" dalla gestione della scalinata di Trinità dei Monti che dal Novecento in poi è sempre stata mantenuta, restaurata e gestita in tutti gli aspetti dall'Amministrazione comunale di Roma.
Solo nel periodo più recente ricordo i due importanti restauri del 1995 e poi del 2014 e i continui interventi di manutenzione e ripristino effettuati sempre da Roma Capitale su uno dei luoghi più iconici della Capitale, divenuto simbolo indiscusso della Roma moderna, frequentato giornalmente da migliaia di persone".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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