La Geo Barents ha ottenuto il porto di sbarco per i quasi 250 migranti che si trovano a bordo e in questo momento è in navigazione verso Salerno, dove arriverà nelle prossime ore. Stavolta nessun braccio di ferro col governo italiano ma la prepotenza delle navi delle organizzazioni non governative è sempre la stessa. Hanno premuto contro i confini italiani per alcune ore, hanno alzato la voce accusando l'Europa di disumanità, hanno preteso lo sbarco immediato e, come sempre avevano eletto la Sicilia per lo sbarco dei migranti. Come sempre, hanno fatto leva sui sentimenti e sul populismo, portando avanti la solita narrazione sui migranti disperati e senza forze che avevano urgenza di sbarcare. Ma questo non ha impedito balli e canti a bordo nel momento in cui è stato annunciata l'assegnazione.
Il video è stato pubblicato da Giansandro Merli, cronista del Manifesto, sui suoi profili social. Il giornalista è stato ammesso a partecipare alla missione a bordo per raccontare quello che avviene su una nave Ong quando questa è nel Mediterraneo centrale. A guardare le immagini, la sensazione è che l'euforia a bordo non sia figlia dell'assegnazione di un porto sicuro ma dell'assegnazione di un porto in Italia. E c'è differenza tra le due fattispecie. Perché i porti sicuri riconosciuti dalle organizzazioni internazionali non si trovano solo in Italia: anche la Tunisia e l'Egitto sono considerati place of safety per lo sbarco. L'obiettivo dei migranti, che pagano spesso cifre esorbitanti agli scafisti per essere messi a bordo delle bagnarole in mezzo al Mediterraneo, non è sempre quello di mettersi in salvo dalle guerre o dalle persecuzioni.
La #GeoBarents ha il porto: sbarcherà a Salerno@ilmanifesto pic.twitter.com/c8BXis36DZ
— Giansandro Merli (@GiansandroMerli) December 9, 2022
La maggior parte dei migranti che sono sbarcati nel nostro Paese, come ben spiegano i numeri ufficiali del Viminale, sono egiziani e tunisini, esattamente in questo ordine. Si tratta di migranti economici, che partono senza documenti ed effettuano illegalmente l'ingresso in Europa al solo scopo di migliorare la loro condizione economica. Pertanto, a loro non interessa un porto sicuro purché sia, ma partono con la pretesa di un porto in Europa. Possibilmente in Italia.
Questo spiega l'esultanza al momento dell'annuncio: chissà se a bordo della Ocean Viking, che il mese scorso è stata fatta sbarcare in Francia, ci sono state le stesse scene. Anche perché non è certo la prima volta che a bordo delle Ong che sbarcano in Italia si assiste a balli e canti di questo tipo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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