Hacker, in tilt i siti degli scali di Milano e della Farnesina: l'attacco di un gruppo filorusso

Il sabotaggio è stato condotto dall'organizzazione di hacker filorussa "NoName". L'operatività dei voli non è stata compromessa

Aeroporto di Milano Malpensa
Aeroporto di Milano Malpensa
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I siti dell'aeroporto di Milano Linate e di Milano Malpensa sono bloccati: i portali sarebbero oggetto di un attacco hacker dietro il quale ci sarebbero i filorussi di "NoName". Per il momento si tratta di informazioni non confermate e figlie del flusso di scambio che rimbalza sul web. I sistemi in aeroporto sembrano funzionare correttamente e l'operatività degli scali in questi giorni di partenza per le vacanze non sembra risentirne. Al momento risulta essere irraggiungibile anche il sito della Farnesina, così come quello di Siena Mobilità: sarebbero tutti stati presi di mira dal gruppo filorusso. Federtrasporto e Gtt, per i quali "NoName" ha rivendicato l'attacco, sono tornati quasi immediatamente operativi. Poco prima delle 11 sono tornati attivi anche i siti degli aeroporti.

Il sabotaggio pare sia stato compiuto con sistema "ddos", ossia mediante continue e numerose false richieste di accesso ai sistemi informatici di un’infrastruttura. Questo crea un sovraccarico, che porta inevitabilmente al collasso e rende i siti irraggiungibili. Spiegato in parole semplici, gli hacker con questo sistema intasano il flusso verso il sistema, creando un enorme traffico in ingresso, che genera quello che può essere considerato un "tappo". Tutti gli utenti che tentano l'accesso è come se si mettessero in coda per entrare nel sito, trovandosi davanti una fila immensa che non si smaltisce.

Il gruppo "NoName" è comparso sulla scena per la prima volta nel 2022 e negli ultimi 4 anni sono stati numerosi gli attacchi che ha condotto, anche contro le infrastrutture informatiche italiane.

I suoi componenti, che ovviamente mantengono il totale anonimato, non sono necessariamente russi ma si tratta di esperti informatici filorussi, che prendono di mira infrastrutture europee e americane a supporto dell'invasione russa in Ucraina. "I russofobi italiani hanno ottenuto una meritata risposta informatica", si legge nella rivendicazione comparsa sul gruppo Telegram del collettivo.

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