L'ingresso incontrollato di migranti irregolari in Italia non è un problema solo in termini di incidenza sul tessuto sociale italiano ma, come spesso si è visto ed è anche stato già esaminato, anche in termini di sicurezza nazionale ed europea. L'ultimo in ordine di tempo a lanciare l'allarme in tal senso è stato il generale Pasquale Angelosanto, comandante dei Ros dei carabinieri, nel corso del convegno in Senato sull'immigrazione irregolare.
L'ufficiale dell'Arma si è sbilanciato con un'analisi compita e ben centrata sul tema, sottolineando che "la sicurezza nazionale oggi deve fare i conti con organizzazioni criminali transnazionali, strutture complesse radicate in più Stati e composte da persone di diversa nazionalità che sfruttano le vittime costrette a prostituirsi, a delinquere, al lavoro nero". Un quadro che, evidentemente, il generale è stato in grado di tracciare partendo dalla propria esperienza professionale che, quotidianamente, lo porta a confrontarsi con realtà molto diverse, che nel corso degli anni si sono evolute su binari completamente diversi. Il comandante dei Ros opera sul campo, ha il polso della situazione con le informazioni di prima mano che lui stesso riesce a reperire e anche per questo motivo la sua disamina assume un significato ben preciso.
"Parliamo di organizzazioni criminali che gestiscono e controllano i flussi migratori e che hanno un modello criminale fluido, duttile e flessibile. Tutti gli interventi repressivi non rallentano il fenomeno perché è facilmente replicabile la struttura organizzativa", ha spiegato Angelosanto, sottolineando che al giorno d'oggi queste organizzazioni "operano con il benestare delle mafie, che danno loro il permesso di agire". Si delinea nelle parole del generale un sistema criminale ben più complesso rispetto al passato, che si alimenta con gli ingressi degli illegali sul territorio, persone senza particolari etiche, che non hanno nulla da perdere e che per questo sono pronte a tutto.
Il monito del generale Angelosanto è molto chiaro e dovrebbe spingere a serie e importanti riflessioni nei prossimi mesi: "Hanno le mani sull'accoglienza dei
migranti ed è concreto il rischio, i casi sono noti, che i jihadisti possano entrare in Italia confusi tra i migranti: nel tempo abbiamo avuto casi di radicalizzati arrivati proprio utilizzando le rotte dei migranti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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