Nelle piazze del 25 aprile il Tricolore italiano sostituito dalle bandiere della Palestina

Il 25 aprile 1945 l'Italia era invasa dalle bandiere Tricolore, che sventolavano con orgoglio. Il 25 aprile 2024 l'Italia era invasa delle bandiere palestinesi. Quale Liberazione?

Nelle piazze del 25 aprile il Tricolore italiano sostituito dalle bandiere della Palestina
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Cos'è il 25 aprile? È il giorno in cui si rende omaggio all'Italia libera e liberata, in cui si celebra la fine del regime nazifascista. Ed è un gran giorno per l'Italia e per gli italiani. O, almeno, dovrebbe esserlo. Ma in base a quanto visto in piazza Duomo a Milano nella giornata di ieri qualche dubbio viene. Nessuna bandiera italiana sventolava davanti all'immensa sagoma del simbolo di Milano e, se c'erano, erano completamente cannibalizzate da quelle palestinesi. E non bisogna farsi ingannare da quella con la stella rossa al centro, simbolo del regime titino. Quindi, cos'è stato il 25 aprile 2024?

Dov'era l'orgoglio di essere italiani nella festa che più di ogni altra dovrebbe celebrare il nostro Paese? Dov'erano i Tricolore dei difensori della democrazia, di quelli che si fanno protettori della Costituzione, che insieme alla bandiera italiana è l'essenza stessa della nostra Patria? Giosuè Carducci, nel 1897 per il centenario del Tricolore, scriveva: "I colori della nostra primavera e del nostro Paese, dal Cenisio all'Etna; le nevi delle Alpi, l'aprile delle valli, le fiamme dei vulcani. E subito quei colori parlarono alle anime generose e gentili, con le ispirazioni e gli effetti delle virtù onde la Patria sta e sì augusta". E nel suo discorso, pronunciato il 7 gennaio a Reggio Emilia, rivolgendosi alla bandiera diceva con fierezza: "Segnacolo dell’unico Stato e dell’innovata libertà, la bella la pura la santa bandiera dei tre colori". Carducci la definiva "benedetta nella battaglia e nella vittoria, ora e sempre, nei secoli". Ma queste parole le abbiamo purtroppo dimenticate.

Sono passati meno di 120 anni da quel giorno d'inverno e il Tricolore è sparito dall'Italia, sostituito dalla bandiera della Palestina. Quei vessilli neri, bianchi, verdi e rossi sventolavano con prepotenza in una piazza simbolo del Paese, davanti al monumento di Vittorio Emanuele II, primo re dell'Italia unita, il "Padre della Patria". Quando il Tricolore ha abdicato in favore di una bandiera mediorientale? Quando abbiamo smesso di esser orgogliosi dei nostri colori? E no, non vale sventolarla quando la nazionale di calcio vince qualche trofeo: dov'erano ieri, 25 aprile, le bandiere "dell'innovata libertà" carducciana? Si ponessero questa domanda quelli che si dicono difensori di questo sciagurato Paese senza più vessilli, che invocano la Costituzione a ogni piè sospinto ma si dimenticano dell'articolo 12, che recita testualmente: "La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano".

Quale Liberazione hanno celebrato in piazza del Duomo a Milano gli antifascisti senza il Tricolore? Il 25 aprile del 1945 le strade italiane erano invase dalle bandiere verdi, bianche e rosse, sventolate con orgoglio e con felicità per la ritrovata libertà.

In meno di 80 anni si è passati da quelle piazze a quella milanese invasa dalle bandiere della Palestina: cosa è successo nel frattempo? "Piangi, che ben hai donde, Italia mia", scriveva Giacomo Leopardi nella sua "All'Italia" nel 1918, all'età di 18 anni. Quanto mai attuale nell'Italia del 2024.

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