Minaccia il prete in chiesa e si spoglia in piazza: la follia del marocchino nella bergamasca

I sanitari chiamati dai carabinieri sono stati costretti a sedarlo per poterlo portare via: in casa sua sono stati trovati 20 grammi di cocaina

Minaccia il prete in chiesa e si spoglia in piazza: la follia del marocchino nella bergamasca
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Ancora un attacco in una chiesa nel nostro Paese, stavolta a Osio Sopra, in provincia di Bergamo, dove la sera del venerdì santo un marocchino di 33 anni ha fatto irruzione sbraitando e minacciando il parroco. Non senza difficoltà, l'immigrato è stato fermato dai carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Treviglio, supportati dalle Stazioni di Dalmine e Osio Sotto. Il marocchino è stato arrestato e risulta avere precedenti, oltre che avere già un provvedimento di presentazione all'autorità giudiziaria.

Stando a quanto è stato riferito, il marocchino era in uno stato di alterazione psicofisica, probabilmente in conseguenza dell'uso di droghe, e una volta allontanato dalla chiesa si è denudato nella pizza prospiciente. Quando sono arrivati i militari ha anche opposto resistenza prima di essere portato via per l'identificazione. È stato necessario sedarlo con l'aiuto dei sanitari del 118, che lo hanno accompagnato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per condurre gli accertamenti del caso. Una volta identificato, i carabinieri si sono recati presso il domicilio noto dell'uomo per effettuare una perquisizione e in casa hanno trovato 20 grammi di cocaina 17 grammi di hashish e un bilancino di precisione.

Dalla perquisizione non sono emersi elementi che legano la sua azione con motivazioni religiose ed estremismi, tuttavia il marocchino è stato fermato, l'arresto è stato convalidato ma attualmente non si trova recluso. La misura restrittiva, che si limita all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è stata applicata in aggiunta alla precedente. Non è un caso isolato, le cronache sono piuttosto ricche di episodi come questo, soprattutto nel recente passato. Si tratta di incursioni sempre più frequenti da parte di stranieri, spesso irregolari, che per ragioni non sempre chiare prendono di mira gli edifici cattolici.

In alcuni casi sono stati tentati dei furti, in altri sono state perpetrate delle violente aggressioni, come quella di Roma dove a farne le spese è stata una suora. Il fenomeno rischia di assumere dimensioni preoccupanti con l'andare del tempo, considerando l'incremento di irregolari sul territorio e la totale mancanza di rispetto per i luoghi sacri della cristianità.

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