Un nonno "affettuoso e presente", come tanti. Ma non un nonno qualunque. Il tratto più privato e umano di Giorgio Napolitano lo raccontato stamani la nipote del Presidente emerito della Repubblica, Sofia May Napolitano. Con la voce rotta dalla commozione, la 26enne ha preso la parola a Montecitorio durante la cerimonia funebre per il compianto ex Capo di Stato, tratteggiando un ricordo personale, differente da quello pubblico e istituzionale offerto dagli altri oratori. Giorgio Napolitano - ha affermato la giovane - era "un politico e leader di grande valore ma anche un nonno formidabile, sempre presente, che ascoltava i nostri problemi in modo partecipe e cercava di offrire soluzioni". Ad ascoltare con attenzione quelle parole, rivolta verso i banchi della presidenza, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il discorso di Sofia Napolitano
"Ci ha sempre detto che qualunque obiettivo è raggiungibile. Si ricordava tutto ciò che gli dicevamo e i numeri di telefono, ci ha fatto capire che potevamo contare su di lui ogni volta che ne avessimo bisogno e ci ha insegnato a trattare con rispetto chiunque. Ci ha insegnato l'importanza della famiglia e degli amici. Il profondo legame che è riuscito a costruire con le persone è testimonianza di ciò", ha detto la nipote del compianto presidente della Repubblica. E il ricordo si è poi soffermato su alcuni episodi privati, legati alla vita famigliare dell'ex esponente comunista. "Ci ha insegnato a trattare chiunque con rispetto e cortesia, a prescindere dalle convinzioni quando eravamo piccoli ci veniva a prendere a scuola e ci portava a villa Borghese per prendere un gelato. Ha sempre trovato il tempo, nonostante i suoi impegni, e condivideva con noi libri e articoli. Ma non era mai accondiscendente".
Chi sono i nipoti di Giorgio Napolitano
E ancora: "Ci scriveva sempre, anche quando non sapevamo ancora leggere, ci telefonava quando vedeva dei cartoni in televisione che pensava ci sarebbero piaciuti. Ha sempre trovato il tempo per me e Simone, nonostante i suoi impegni".
A Montecitorio, proprio accanto alla commossa Sofia, c'era il 24enne Simone. I due giovani sono nati dal matrimonio tra Giovanni Napolitano e la moglie Darlene Tymo. Giorgio Napolitano ha avuto anche un altro figlio, Giulio, nato nel 1969, che oggi insegna all'Università Roma Tre, mentre il fratello Giovanni lavora all'Antitrust come responsabile dell'ufficio affari internazionali.
"Ci presentò la Regina Elisabetta"
Il presidente della Repubblica emerito - ha proseguito la nipote 26enne - "ci ha insegnato a combattere per i propri ideali, senza curarsi degli ostacoli. Il fatto che fosse un nonno così eccezionale è testimonianza del grande uomo che è stato".
Così, tra i rappresentanti delle istituzioni e della vita civile ai più alti livelli, Sofia May Napolitano ha aggiunto anche un altrettanto commosso auspicio. "Spero che voi tutti possiate ricordarlo con lo stesso affetto e la stessa ammirazione che abbiamo per lui.
Ci ha dato grandi opportunità, ci ha accompagnato a concerti, iniziative politiche e istituzionali e ci ha presentato a grandi personalità, tra queste la Regina Elisabetta alla quale era particolarmente legato". "Ci siamo sempre sentiti orgogliosi di essere suoi nipoti", ha concluso la giovane.
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