Manca ormai poco più di una settimana al 25 aprile e a quanto pare starebbero aumentando anche le azioni da parte della sinistra volte a strumentalizzare la ricorrenza: l'ultima in ordine cronologico arriva da Marzabotto, dove i rappresentanti istituzionali del centrodestra non sono a quanto pare graditi. Non saranno quindi invitati a tenere un discorso durante la cerimonia di commemorazione. Lo ha fatto sapere Valentina Cuppi, sindaco del paese dell'Appennino Bolognese teatro nel 1944 dell'eccidio compiuto dai nazisti (che portò centinaia e centinaia di morti fra la popolazione civile). Un luogo-simbolo della crudeltà della Seconda Guerra Mondiale, dal quale l'esponente del Pd avrebbe potuto inviare un messaggio di unione per il Paese capace di andare oltre le divisioni politiche. Niente da fare: sembra invece aver prevalso la linea ideologica e (salvo sorprese) nessun esponente del governo Meloni sarà invitato.
Il bando del sindaco Pd
“Abbiamo fatto altre scelte, non è necessario invitarli" ha confermato Cuppi alla stampa locale, rivendicando la decisione. L'esponente "dem" si è poi scagliata contro Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, individuando proprio nel presidente del Senato e nel presidente della Camera i principali destinatari di questo veto. Il motivo? Cuppi non avrebbe ancora digerito una proposta di La Russa risalente al 2020 quando "in piena pandemia propose di modificare la festa, da giorno della Liberazione a giorno in memoria dei caduti di tutte le guerre e dei morti di Covid", ha spiegato a BolognaToday. Fontana sarebbe invece finito nel suo mirino perché nel 2018 propose l'abrogazione della legge Mancino. "Chi viene a parlare del 25 aprile - ha concluso Cuppi - deve avere qualcosa da dire sui valori di quella data". L'unica procedura che è stata seguita dagli organizzatori della manifestazione è stata quella di inviare il programma già chiuso e definito a tutte le istituzioni, qualora volessero inviare qualche delegato. Nessun politico di centrodestra potrà però intervenire dal palco, ad ogni modo.
Una pioggia di critiche
Un'iniziativa appoggiata anche dall'Anpi, con il presidente Gianfranco Pagliarulo che si è detto favorevole all'operato di Cuppi in una nota pubblicata anche sulla pagina Facebook dell'associazione. Non tutti però hanno gradito il gesto, che com'era prevedibile sta facendo discutere anche sui social. Anzi, numerosi utenti (anche vicini alla sinistra) hanno giudicato eccessivamente manichea e strumentale la presa di posizione della "sindaca", in quanto porterebbe ad accentuare le distanze invece di unire (in aperto contrasto con quello che dovrebbe essere lo spirito del 25 aprile).
"Non dovrebbe essere né la festa dell'Anpi né la festa della sinistra, ma la festa degli italiani - ha commentato ad esempio un utente - basta strumentalizzazioni". E persino sulla pagina Facebook dell'Anpi sono comparsi commenti che hanno timidamente fatto notare come la decisione chiuda la porta ad un'occasione di confronto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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