
A Camparada, comune della provincia brianzola, è in corso una protesta in un centro per richiedenti asilo ospitato nell'ex convento delle suore di Maria Bambina gestito dal Consorzio Comunità Brianza. Fin dalle prime ore del mattino, un gruppo di migranti si è radunato nel cortile della struttura per protestare contro la decisione di spostare all'esterno la preparazione dei cibi, in quanto in questo modo non possono più controllare come avviene la loro preparazione. Al momento sono 150 i migranti ospitati all'interno della struttura, per lo più bengalesi e in larga parte musulmani.
Le cucine interne della struttura sono state chiuse il 1 marzo per permettere i lavori di adeguamento e di messa in sicurezza in modo conforme alle leggi. Pertanto, per garantire i pasti, è stato necessario affidarsi a una società esterna che fa arrivare i pasti nella struttura. Gli ospiti musulmani, ora si lamentano di non poter controllare la preparazione della carne, che temono non sia halal o che venga utilizzata carne di maiale o elementi contaminati. Per questo motivo sono scesi in cortile a protestare, nonostante vengano completamente sostenuti dalla cooperativa che, per garantire loro assistenza, riceve anche aiuti pubblici.
Per calmare le acque si è presentato perfino il sindaco ai cancelli della struttura, insieme al vicesindaco, per tentare di tranquillizzare i migranti sulla tipoligia di pasti serviti. All'esterno, è stato predisposto uno schieramento di carabinieri affinché tutto fosse tranquillo. Quel che lamentano i migranti è che finché la cucina era interna, potevano essere loro personalmente a controllare che i pasti fossero halal, visto che alcuni prestavano servizio volontario proprio per assicurarsi che non ci fossero contaminazioni.
La situazione a Camparada è tesa, e non solo per la protesta di oggi dei migranti. Da tempo i residenti si lamentano della convivenza obbligata con i richiedenti asilo, per il trambusto notturno generato dalle uscite serali, che non sono permesse, ma che vengono comunque effettuate scavalcando la recinzione dell centro.
Non è la prima volta che richiedenti asilo ospiti di comunità in Italia si lamentano e protestano per il cibo che viene loro servito. Sono stati documentati sprechi enormi nei centri, con pasti ancora intatti che sono stati buttati perché rifiutati dai migranti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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